Sono anni ed anni ormai che Israele procede sistematicamente all’invasione dei territori circostanti per un’ebraizzazione da sottrarre ai palestinesi. Già dal ’67, con la Guerra dei Sei Giorni, che Israele si trasforma a tutti gli effetti in una forza occupante: con una sconfitta araba che permette agli israeliani di occupare tutta l’attuale Cisgiordania, compresa l’intera Gerusalemme, oltre a Gaza, il Golan.
Al contrario delle precedenti incursioni, queste nuove conquiste territoriali non verranno mai riconosciute dalle Nazioni Unite. Tanto è che l’ONU, nelle risoluzioni 242 e 338, chiede a Israele di ritirarsi ai territori precedenti al ’67 – al contrario, comincia a costruire sempre più insediamenti sui territori che occupa al di fuori della legalità internazionale.
Oggi prendendo a pretesto l’obiettivo di liberarsi di Hamas, (un partito politicamente su posizioni di estrema destra e nazionalista), che peraltro i governi di Tel Aviv hanno finanziato per molti anni attuano la disumanità più becera, - se il fine fosse davvero hamas la pressione maggiore dovrebbe essere contro la fazione armata e non contro la popolazione civile, invece vediamo scene di incredibile orrore dell’esercito israeliano la vera faccia dell’oppressione sionista.
Stanno portando avanti un massacro di bambini e civili in una striscia di terra che è un quarto della superficie di Roma, qualsiasi stato ragionevole comprende che così non si ottiene sostegno per la propria causa e per giunta non certo uccidendo militarmente la gente inerme per realizzare il progetto ( sionista ) che da anni perseguono, di costruire la grande Israele eliminando la popolazione palestinese.
Alla fine del 2022, oltre sette milioni di israeliani vivevano in Israele e in Cisgiordania e oltre sette milioni di palestinesi vivevano in Cisgiordania, Striscia di Gaza, Israele e Gerusalemme est, da qua lo stermini, la paura degli ebrei israeliani di essere superati dalla popolazione palestinese, una paura che poi è stata strumentalizzata da imprenditori e politici di estrema destra.
Per questo oggi assistiamo al modo disumano e orribile con cui si vuole raggiungere l’ obiettivo di espellere i palestinesi dalle terre di cui Tel Aviv vuole impadronirsi, del resto sono ben note le radici del sionismo e il fantasma di uno stato etnico che ha da sempre attraversato Israele.
La cacciata delle popolazioni arabe era già un obbiettivo basta leggere ciò che scriveva il padre ideologico del sionismo politico, Theodor Herzl, che scrisse nel lontano 1895: “Cercheremo di spingere la popolazione senza un soldo oltre confine procurandole lavoro nei paesi di transito, negandole qualsiasi impiego nel nostro paese… l’esproprio e l’allontanamento dei poveri devono essere effettuati con discrezione e circospezione.”
Oppure cosa scriveva nel 1938 Ben Gurion che poi diventerà fondatore e primo ministro di Israele: “Sono a favore del trasferimento obbligatorio (nei confronti dei palestinesi) non ci vedo nulla di immorale!
E di questi espressioni impietosi ce ne sono a iosa una tra i tanti: Benjamin Aaron Shapiro, ( nato a Los Angeles, 15 gennaio 1984 AMERICANO), scrittore di origini ebraiche - Il trasferimento non è una oscenità -ed aggiunge: Il tempo delle mezze misure è passato…alcuni hanno giustamente suggerito che sia consentito a Israele di decapitare la leadership terroristica dell’Autorità Palestinese; senza una distinzione tra il popolo palestinese da quella terroristica.
Insomma per esistere Israele deve essere necessariamente uno stato razzista e di fatto uno stato violento e stragista, questo almeno è il pensiero sionista che ovviamente non ha nulla a che fare con l’ebraismo quanto piuttosto con fanatismo divenuto sempre più cieco.
Il concetto è comunque chiaro: ciò che sta accadendo in questi giorni non è qualcosa di casuale, di episodico o di occasionale, ma fa parte di una linea di pensiero vecchia che ha trovato l’ennesima occasione per esprimersi, anzi per esplodere in una incredibile violenza supportata dai poteri occidentali.
USB con tutti coloro che sentono la necessità di collocarsi contro il massacro a Gaza per volontà dello stato sionista!
Unione Sindacale di Base