Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

In Primo Piano

USB al fianco del popolo NO TAV

Nazionale,

Il Consiglio comunale di Torino del 29 ottobre 2018 ha approvato la delibera che dichiara essere la città ufficialmente contraria all'opera (in attesa però di ulteriori studi e calcoli di costi-benefici). Nel corso della seduta, sia in aula che soprattutto nella piazza antistante il palazzo comunale, è andato in scena uno scontro che è la rappresentazione plastica dei rapporti vigenti nella nostra società: da un lato il popolo NO TAV, i comitati, le associazioni che da anni lottano per l'abbandono dell'opera, dall'altro il PD, Forza Italia, le associazioni datoriali, insomma le classi padronali che vedono all'orizzonte il rischio di perdere un pezzo dei loro affari speculativi legati alle grandi opere e insieme a loro i sindacati edili Cgil-Cisl-Uil a gridare lo stesso mantra dei padroni: se va via l'opera cessano i profitti ma anche i posti di lavoro (anche se i dati attuali sui posti creati dai “cantieri” TAV sono molto contraddittori).


Non è certo la prima volta che i sindacati concertativi intrecciano le loro rivendicazioni con quelle dei padroni e con l'interesse del capitale, il regime è anzi di perfetta compatibilità: laddove piange il padronato piange il sindacato.
L'USB rivendica invece di stare con la propria voce e con le proprie lotte dalla parte del popolo NO TAV, con il quale da anni condivide un cammino che vuole spostare completamente l'orizzonte futuro rispetto a quello prospettato dal capitalismo distruttivo. Va innanzitutto detto ai sindacati Cgil-Cisl-Uil che non si difendono gli interessi dei lavoratori insieme a quelli del capitale, ma dire questo a chi ha “inventato” il regime delle compatibilità pare sterile. Noi diciamo chiaramente che i lavoratori debbono invece lottare contro questo padronato, che distrugge i diritti e la dignità delle persone insieme all'ambiente e al territorio.


Va detto anche che è perlomeno miope schierarsi per il TAV e quindi astrattamente per il lavoro in quanto tale, quando questo è divenuto però uno stato di schiavitù al capitalismo che umilia la persona, deturpa l'ambiente e il paesaggio, distrugge le comunità stanziate nei pressi dell'opera.


C'è lavoro e lavoro, noi diciamo. L'USB è per la creazione di posti di lavoro in un regime di compatibilità non con il capitalismo affaristico ma con le persone e l'ambiente; l'USB è per la creazione di posti di lavoro pubblico, per la nazionalizzazione delle aziende strategiche, per un piano di edilizia popolare e pubblica, per le opere utili alla popolazione nel rispetto dei sempre più stringenti vincoli ambientali. Questo è per noi lavoro, per questo l'USB è un sindacato al fianco del popolo NO TAV.



Unione Sindacale di Base
Esecutivo provinciale confederale di Torino