Il dato di partecipazione dei lavoratori dell’INPS allo sciopero generale in difesa dell’ambiente proclamato dalla USB in occasione della giornata di mobilitazione del 27 settembre è stato di assoluto rilievo. Hanno aderito alla protesta 3.869 dipendenti su 24.322, dato epurato delle assenze ad altro titolo, pari al 15,91% del personale.
Una risposta significativa, che fa capire come ci sia una parte importante di lavoratrici e lavoratori pronti a sacrifici economici personali, come rinunciare ad una giornata di retribuzione, per dare un segnale ai governanti e spronarli a mettere in atto politiche di riconciliazione con l’ambiente e con il rispetto dell’ecosistema.
Imponente la manifestazione che si è tenuta a Roma, con un corteo principale che ha tardato a lasciare Piazza della Repubblica per imboccare Via Cavour, lungo il percorso autorizzato dalla Questura, mentre si formava un corteo spontaneo di decine di migliaia di manifestanti che invadevano Via Nazionale per recarsi a Piazza Venezia, punto finale della manifestazione.
In queste occasioni accapigliarsi sui numeri è inutile: oggi una moltitudine di giovani studenti delle scuole di ogni ordine e grado, insieme a famiglie, lavoratrici e lavoratori e vecchi militanti della sinistra hanno riempito le piazze e le vie del paese, chiedendo risposte concrete e non semplici slogan, convinti che ci sia poco tempo per salvare il pianeta e scegliere una diversa via di sviluppo, consapevoli che il tempo dello sfruttamento della natura e dell’uomo sull’uomo vada archiviato prima possibile.
Roma, 27 settembre 2019 USB Pubblico Impiego INPS
foto di Patrizia Cortellessa