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USB: altra giornata di lotta a fianco dei lavoratori in mobilità in deroga

Catanzaro,

Ci sono volute le assemblee nelle comunità montane, due manifestazioni con blocchi stradali davanti all’assessorato regionale al lavoro, per sbloccare “almeno” una mensilità, per i lavoratori in mobilità i deroga della Calabria.

Stamani la USB, unitamente ai lavoratori  impegnati nei percorsi formativi presso i comuni, ha effettuato l’ulteriore manifestazione per protestare contro il mancato pagamento dell’integrazione al misero sostegno di 250 €.

A questi, si aggiungono tutti gli altri lavoratori della mobilità in deroga che da oltre 16 mesi attendono il pagamento.

Come al solito assente la politica ed i sindacati confederali che con le loro politiche di concertazione hanno portato questi lavoratori a dover elemosinare un sussidio per sfamare le famiglie, ma l’assurdo è che ogni giorno vengono richiesti loro i pagamenti dei tributi regionali provinciali e comunali!! 

Oggi alla Regione, la USB ha chiesto di individuare percorsi di reinserimento di questi lavoratori nel circuito lavorativo, visto che,  per il solo risanamento del territorio colpito da alluvioni e terremoti, per una politica della raccolta differenziata e soprattutto per la bonifica del territorio avvelenato da politiche clientelari, in Calabria si potrebbe dare lavoro a migliaia di unità utilizzando i fondi europei.

Invece assistiamo alle solite spartizione clientelare di questi fondi per attività che durano lo spazio di giorno e servono soltanto ad arricchire “imprenditori” senza scrupoli ed a sperperare i soldi europei: sono tanti, purtroppo, i casi che si potrebbero citare.

Con la manifestazione di oggi, si è ottenuto un parziale risultato, visto che la regione si è impegnata ad erogare 24 milioni per pagare una mensilità ai lavoratori in mobilità (ormai fermi nei pagamenti al 2013) ed a destinare 8 milioni di euro a progetti attivi, mentre successivamente il governo dovrebbe erogare altri 17 milioni per corrispondere un’altra mensilità.

Troppi condizionali e troppe promesse già ascoltate, per cui la USB, non è affatto soddisfatta del risultato, che comunque garantisce una minima boccata di ossigeno; per questo motivo proseguirà la sua battaglia a fianco dei lavoratori per la una definitiva soluzione del problema.

Nei prossimi giorni dopo le assemblee si decideranno altre iniziative sindacali.