Il Collegio dei Sindaci dell’INPS vuole mettere ordine nella contrattazione integrativa dell’ENPALS e ha cominciato col chiedere la firma di ratifica del contratto integrativo 2011 del personale delle aree, il cui Fondo è stato decurtato di undicimila euro a seguito dei rilievi posti dai ministeri vigilanti alla fine del 2011.
Ma è solo l’inizio, perché sembra che per professionisti e medici le ratifiche dei contratti integrativi dell’ENPALS siano ferme addirittura al 2006. Nel frattempo, tuttavia, il salario accessorio è stato regolarmente pagato, riconoscendo tra l’altro il livello differenziato, che risulterebbe non dovuto, ad un medico al quale oggi l’INPS dovrà recuperare le somme indebitamente erogate.
Questo, almeno, è quanto ha riferito l’amministrazione nel corso dell’incontro di ieri, annunciando la richiesta del Collegio dei Sindaci di provvedere a ratificare gli accordi. Insomma, amministrazione e sindacati dell’INPS dovrebbero oggi regolarizzare i contratti integrativi dell’ENPALS per evitare che tali accordi tornino ai ministeri vigilanti. Un bel pasticcio.
La stranezza è che nell’attuale Collegio dei Sindaci dell’INPS figura anche Silvia Genovese, già componente del Collegio dei Sindaci dell’ENPALS e, quindi, perfettamente a conoscenza dei fatti. Come mai il Sindaco Genovese all’INPS ha contestato più volte il piano di risparmi chiedendo la decurtazione delle risorse destinate ai progetti speciali e il blocco di qualunque pagamento anticipato dell’incentivo 2013, mentre quand’era all’ENPALS permetteva che si saldasse la retribuzione accessoria senza la ratifica definitiva degli accordi? E perché ha permesso l’attribuzione di un livello differenziato ad un medico dell’ENPALS, atto oggi contestato dall’amministrazione INPS?
Nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio siamo intervenuti per dichiarare la nostra disponibilità a ratificare il contratto integrativo dell’ENPALS un minuto dopo le dimissioni della dott.ssa Silvia Genovese dal Collegio dei Sindaci dell’INPS. Non ci stiamo a coprire le responsabilità di chi non ha svolto a pieno la sua funzione senza che se ne traggano le opportune conseguenze. Respingiamo infine con fermezza e determinazione la minaccia di una messa in discussione dell’intero incentivo dei lavoratori dell’ENPALS in caso di mancata ratifica del contratto integrativo.
