USB Commercio sarà ancora a Montecitorio per il diritto dei lavoratori del commercio alle giornate di riposo domenicale e festivo. USB chiama a raccolta tutti i movimenti spontanei che si stanno battendo per la riconquista di questo sacrosanto diritto, scippato a oltre 2 milioni di lavoratori.
Già il 3 luglio, durante la discussione nelle aule Parlamentari delle proposte di Legge per regolamentare le aperture domenicali, l’Unione Sindacale di Base, al fianco dei lavoratori del commercio, ha presidiato il Pantheon per gridare NO al saccheggio di diritti e dignità che hanno subito i lavoratori del settore e per portare la voce di chi si è visto togliere anche il diritto ai giorni di festa.
Il nutrito presidio ha poi ottenuto un incontro, a Piazza di Montecitorio, con una delegazione di Parlamentari 5 Stelle, estensori di una delle proposte di legge. L’incontro è stato soddisfacente, le richieste di USB Commercio sono state prese in seria considerazione ed è stata illustrata la proposta che M5S presenterà alle Camere che in larga parte trova numerosi punti di contatto con le nostre rivendicazioni.
Il decreto del governo Monti, noto come “salva Italia”, come da noi profetizzato, sta producendo i suoi effetti nefasti ed evidenziando le sue contraddizioni, la crisi del commercio non ha nessun collegamento con le aperture e la liberalizzazione degli orari, ma nasce dalla mancanza di reddito diretto ed indiretto dei consumatori.
Le mirabolanti promesse di crescita occupazionale, all’indomani del decreto Monti, si stanno traducendo oggi in chiusure di migliaia di imprese piccole e grandi che non reggono la concorrenza, le nuove assunzioni nella Grande Distribuzione Organizzata sono rimaste lettera morta e si sono tradotte in aumento di carichi di lavoro degli occupati e già precarizzati lavoratori dei centri commerciali.
I lavoratori del commercio, insieme all’Unione Sindacale di Base, continueranno la campagna contro la deregolamentazione degli orari di apertura nel commercio per riprendersi le proprie vite, di lavoratori e di cittadini, per tornare a trascorrere le domeniche e le feste favorendo la famiglia, la socialità, il riposo, la riflessione, la cultura, lo sport.