Questo il loro commento: "Con USB abbiamo vinto, siamo felicissime. Marialisa, Piera e Loredana".
L’accordo è in controtendenza rispetto agli ultimi contratti di assunzione stipulati da Unicoop Tirreno, a tempo indeterminato ma per soli 5 mesi l’anno, con una formula di “part-time verticale annuo” che prevede appunto che la riduzione oraria rispetto al normale contratto full-time non si applica orizzontalmente mese per mese ma si calcola invece su base annua: 5 mesi di lavoro full-time, 7 mesi a casa. Marialisa, Piera e Loredana lavoreranno ed avranno reddito tutto l’anno.
USB Commercio esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto, questo rafforza in noi la convinzione che un sindacato indipendente, di classe e conflittuale porta ad avanzamenti in termini di diritti e di salario per i lavoratori.
L’accordo raggiunto con Unicoop Tirreno potrebbe rappresentare un cambio di passo di un’azienda che finora ha tentato di escludere USB da tutti i tavoli nonostante la vastissima rappresentatività della nostra organizzazione sindacale. Tavoli che puntualmente abbiamo rovesciato come accaduto per la vertenza della Coop Campania.
Dopo la soddisfazione ci rimettiamo al lavoro, la vicenda di Catia Bottoni, amica e collega di Marialisa, Piera e Loredana, ci impegnerà nei prossimi giorni. Dopo dodici anni e 27 contratti a termine Catia si è incatenata per protesta per ben due volte alla sede dell’Associazione nazionale delle Cooperative di Consumo, in via Guattani 9 a Roma, vestita di tutti i suoi contratti. Il 31 maggio le è scaduta l’indennità di disoccupazione e Catia deve provvedere al sostentamento dei suoi tre figli e a pagare una rata di mutuo di quasi mille Euro.
Noi faremo la nostra parte, ci auguriamo che la firma di questo accordo rimetta in gioco la posizione di Unicoop Tirreno.