USB, da sempre al fianco del popolo palestinese, condanna l’attacco al campo profughi di Jenin e la politica criminale dello stato sionista di Israele ed esprime totale solidarietà e vicinanza alla resistenza palestinese.
Secondo l’ultimo comunicato del Ministero della Salute palestinese, il numero dei palestinesi uccisi nel raid israeliano su Jenin è salito a 11, con 120 feriti, 20 dei quali in condizioni critiche. Il ministero ha affermato che le forze di occupazione israeliane hanno fatto irruzione nell’ospedale governativo di Jenin e ferito tre persone all’interno.
Quello che sta avvenendo è l’ennesimo massacro del popolo palestinese con il silenzio complice del mondo intero, di governi e istituzioni.
Tutte le organizzazioni della resistenza palestinese a Jenin hanno continuato a fronteggiare l’aggressione israeliana, impegnando le truppe di Tel Aviv in violenti scontri armati su più quadranti della città, anche con ordigni artigianali, abbattendo 3 droni e danneggiando un veicolo militare.
Per oggi è stato dichiarato uno sciopero generale nella Cisgiordania occupata per protestare contro l’incursione dell’esercito di occupazione israeliano nella città di Jenin.
I negozi sono stati chiusi e la vita si è fermata nella maggior parte della Cisgiordania, per dare vita a proteste e manifestazioni a sostegno di Jenin e affrontare i soldati nei punti di contatto.
A Roma per venerdì prossimo la comunità e i giovani palestinesi hanno convocato una manifestazione a sostegno della resistenza dei palestinesi dando appuntamento alle ore 18.00 in Piazza Esquilino “per esprimere appoggio e solidarietà all’eroica lotta del popolo palestinese per la liberazione nazionale e contro l’occupazione israeliana”.
USB sarà in ogni piazza, con il popolo palestinese sempre.
USB dipartimento Internazionale