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Marche

Usb denuncia ai carabinieri per falso ideologico e abuso d'ufficio i delegati Cgil, Cisl e Uil della Cebi Italy di Osimo per l'esclusione dalle elezioni Rsu. In corso raccolta firme per annullamento consultazione

Ancona,

L’Usb ha presentato ai carabinieri una denuncia-querela per falso ideologico e abuso d’ufficio nei confronti dei tre rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil che in occasione della riunione del Comitato dei Garanti per la Cebi Italy di Osimo (Ancona) del 31 marzo decisero l’esclusione del sindacato di base dalla possibilità di concorrere alle elezioni per il rinnovo delle Rsu della fabbrica . Lo annuncia il segretario regionale Usb Andrea Quaglietti, che ha consegnato personalmente il 28 aprile l’atto di denuncia, redatto su 5 fogli, nelle mani dell’ufficiale dell’Arma. “Avevamo presentato tutta la documentazione necessaria per partecipare alle elezioni, ed eravamo in regola con le norme di settore – spiega Quaglietti. Ma ci è stato impedito in tutte le maniere, dopo vari tentativi di ostacolarci e farci desistere dal nostro proposito legittimo e fortemente chiesto dai 313 lavoratori della Cebi Italy. Non contenti, i sindacati confederali dopo aver votato contro l’Usb nel Comitato dei Garanti, nella riunione alla quale partecipò il nostro dirigente Francesco Bracciani, non ci hanno permesso di tenere assemblee in fabbrica e sono andati avanti con le loro elezioni interne senza nessuna remora, portando al voto solo la metà degli addetti del sito produttivo. Per questo – continua Quaglietti – non ci rimaneva che passare alla denuncia di comportamenti illeggittimi e molto gravi.” L’Usb, nel frattempo ha già avviato una raccolta di firme tra i dipendenti, in maggioranza donne, dell’azienda di Osimo, per chiedere la decadenza della nuova Rsu e andare a nuove elezioni. “Se ci sono stati degli abusi e dei reati – sostiene il segretario regionale Usb – lo stabilirà la magistratura. Ma di sicuro alla Cebi si è ignorata anzi è stata impedita la possibilità di esercitare la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro, così come chiedevano i lavoratori della fabbrica che è una delle piu importanti del comprensorio anconetano. Noi comunque andremo avanti con la nostra battaglia per la tutela e la difesa dei diritti dei dipendenti dell’azienda.”

Usb

Osimo –Ancona 3 maggio 2017