Dopo l’assemblea dei lavoratori, molto partecipata, del 10 marzo u.s. e l’incontro con Assessori del Comune di Vicenza non è emerso nulla di nuovo in merito alla proposta di dare in gestione a Ipark srl le strutture Giardini 1 e Reparto 2, per complessivi 42 posti letto, dell’Istituto Trento.
L’IPAB Vicenza è commissariato per motivazioni di natura squisitamente politica e l’Amministrazione Comunale non ha alcun potere di intervento, ma neanche ha mostrato volontà politica e propositiva volta ad impedire l’esternalizzazione/privatizzazione della gestione dei servizi.
Gli IPAB erogano servizi anche attraverso appalti ed è così che un servizio destinato a soggetti deboli viene visto come un’opportunità per creare consenso politico tanto che gli Istituti di assistenza si possono definire un tesoro del potere, una rete di intense relazioni sul territorio ad uso della politica attraverso le nomine dei direttori e le individuazioni delle consulenze tutte a fedelissimi. Poco interessa di sviluppare un servizio che risponda ai bisogni e si vanno a colpire le fasce più deboli della popolazione: gli anziani e i disabili.
U.S.B. ha indetto lo stato di agitazione all’IPAB VICENZA perché esternalizzare i servizi significa perdere la garanzia della qualità degli stessi, significa sottoporre i lavoratori a contratti a termine, con salari bassi, senza tutele e garanzie.