Il 31 marzo scorso una delegazione di USB Campania e USB Energia ha incontrato l'Assessore del Comune di Napoli Panini insieme ad un rappresentante dell'assessorato al Bilancio per esprimere tutta la nostra contrarietà a quanto esposto nel D.U.P. (documento unico di programmazione) che prevede la vendita della rete del gas cittadino, nel solco del mandato che il Comune di Napoli ha ricevuto da tutte le amministrazioni comunali della città metropolitana per vendere tutta la rete Gas.
Le motivazioni risiederebbero nella ‘non strategicita'dell'infrastruttura’!?!?
Nello stesso documento si sostiene che la rete è fatiscente ed ha bisogno di ingenti investimenti economici per bonificarla.
Abbiamo contestato quanto scritto nel D.U.P, confutandone le motivazioni politiche e tecniche ed abbiamo chiesto di rivedere queste posizioni anche alla luce della ristrutturazione Italgas, che pare tendere alla cancellazione di una storica azienda del nostro territorio come la Compagnia di Illuminazione e Scaldamento con il Gas.
In quella sede, abbiamo ribadito le ragioni esposte nei precedenti incontri ribadendo la nostra contrarietà a questa operazione ed abbiamo sollecitato un documento congiunto con l'amministrazione.
L'Assessore Panini e la delegazione comunale hanno condiviso le nostre motivazioni, dichiarandosi disposti a non mettere a bilancio questa voce.
Pur esprimendo soddisfazione per l'esito dell'incontro, aspettiamo riscontro dagli atti ufficiali del Comune.
USB rivolge un appello in primis ai lavoratori e alle lavoratrici per porre attenzione a queste tematiche che ci riguardano anche come cittadini e cittadine di questo territorio.
Se sarà necessario dovremo mobilitarci per fare sentire le nostre ragioni.
Ci preoccupa molto la poca attenzione che le organizzazioni sindacali confederali Cgil-CISL-UIL hanno dimostrato in questa occasione. Non sono state presenti all'incontro nè hanno delegato le loro federazioni di categoria.
Neppure la Rsu di Cisl Cgil UIL di Napoletanagas era presente, ad eccezione di un delegato Rsu/CISL presente a titolo personale e a cui va il nostro ringraziamento.
Non ne comprendiamo le ragioni e invitiamo la Rsu tutta, al di là delle appartenenze sindacali, a rappresentare gli interessi dei cittadini e dei lavoratori e lavoratrici del settore e del Mezzogiorno, anche perché siamo convinti che un’operazione del genere, nella terza Città Metropolitana d'Italia, sarebbe un pessimo ed ulteriore esempio di privatizzazione dei settori vitali della economia pubblica nel nostro paese
NOI USB CI SAREMO.
L'autonomia del sindacato non è negoziabile,
tantomeno di fronte ad interessi privati ben individuabili.