Oggi i lavoratori TPER (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna) di tutta la provincia di Bologna, hanno incrociato le braccia disobbedendo così alla vergognosa legge antisciopero frutto della politica della concertazione voluta dalle forze politiche e sindacali che, anche grazie ad essa, in questi ultimi 30 anni, hanno contribuito a comprimere i salari e i diritti dei ceti popolari, a rendere precaria l’esistenza a milioni di persone nel nostro paese.
Ai lavoratori di Tper va la nostra incondizionata solidarietà e il nostro sostegno per una lotta che ha messo al centro il rifiuto dei processi di privatizzazione che, determinano licenziamenti ed abbattimento delle condizione dei lavoratori nonché la convinzione che non debbano essere quest’ultimi e i cittadini, a pagare il deficit di bilancio di TPER
Siamo di fronte all'ennesimo attacco al trasporto pubblico locale che in linea con i dettami delle politiche europee di austerity recepite interamente dalla politica italiana, da quella Regionale e locale, stanno smantellando i servizi pubblici locali, attraverso pesanti tagli, esternalizzazioni e privatizzazioni che hanno determinato anche il peggioramento e il rincaro del servizio per la cittadinanza.
Convinti che all’arrendevolismo della concertazione e della complicità sindacale si debba sostituire una conflittualità sindacale generalizzata, ci auguriamo e lavoreremo affinchè ciò che oggi i lavoratori Tper hanno messo in piedi sia da esempio per tutti i lavoratori che stanno pagando un prezzo altissimo per una crisi economica che non hanno sicuramente generato loro e i cui costi vengono interamente scaricati sulle spalle dei ceti popolari.