Giovedì 13 e venerdì 14 USB organizza due giornate di mobilitazione generale per i lavoratori ex-Lsu e storici in appalto della Scuola, per chiedere e ottenere la reinternalizzazione e l’assunzione come ATA. È tempo infatti di dire un no definitivo alla politica della carota (invisibile) e del bastone (puntualissimo), dando seguito alla forte protesta di marzo. La misura è colma e i lavoratori tornano in piazza con presidi nel Lazio, in Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Mentre le aziende avviano procedure di licenziamento collettivo (lotti Cns, Kuadra, Manutencoop, Roma Multiservizi) o già da dicembre sottopagano i lavoratori con la chimera di una Fis che quando arriva lascia disperati, ecco infatti spuntare all’orizzonte un nuovo giro di corda, con la ripresa delle attività manutentive legate al progetto Scuole belle. Con questi risultati:
Dopo l’ulteriore riduzione delle ore con la Fis, che dove non continua comporta l’aumento della banca ore, e a meno di 5 mesi dalla scadenza dell’ennesima proroga del progetto Scuole belle, si profila un ulteriore periodo di perdita di reddito e occupazione degli addetti, mai adeguatamente garantiti dalla gara Consip (sotto i riflettori della magistratura), dal progetto Scuole belle e dall’esternalizzazione del servizio, tant’è che sono riaperte le procedure di licenziamento collettivo per migliaia di addetti.
I tavoli governativi promessi, spesso solo una jattura, non si vedono e ancor meno si vedono le necessarie e non più rinviabili decisioni per una effettiva tutela occupazionale.
Tanto meno si vede l’annunciato decreto “salva Cns” che dovrebbe tappare provvisoriamente la falla aperta dalle deliberazioni Anac e Agcm. E non si comprende perché un analogo intervento straordinario del Governo non venga adottato per stabilire il riconoscimento dei servizi del personale ex-Lsu e storico in appalto al fine dell’inserimento nelle graduatorie Ata per l’assunzione sui posti accantonati (11.850) e la definitiva stabilizzazione e reinternalizzazione del personale che da 20 anni opera nelle scuole da Lsu o in appalto.
Per questo i lavoratori tornano in piazza per chiedere
1. un serio confronto su un’ipotesi di gestione alternativa al sistema degli appalti, che risultano essere più onerosi e garantiscono minore qualità del servizio e dell’occupazione
2. l’urgente definizione dei necessari e fattibili passaggi volti alla reinternalizzazione dei servizi e all’inserimento di tutti gli addetti ai servizi nelle graduatorie del personale ATA a copertura dei posti accantonati (11.850), per l’assunzione ATA di tutti i lavoratori in appalto attualmente dipendenti delle ditte/cooperative e a garanzia delle vere esigenze della scuola.
Gli appuntamenti USB per i lavoratori ex-Lsu e appalti Miur:
- ROMA – giovedì 13, ore 10, al Miur di Viale Trastevere
- ROMA – giovedì 13 ore 15, alla Consip, via Isonzo angolo via Po
- BARI – giovedì 13, ore 10, Assemblea regionale, Usb, via Carlo Pisacane 91
- BARI – venerdì 14, ore 10, Ufficio scolastico regionale, via Castro mediano 123
- COSENZA – giovedì 13, ore 10, alla prefettura di Cosenza
- CAGLIARI – giovedì 13, ore 9,30, alla prefettura di Cagliari
Come USB vogliamo battere il ferro caldo del fallimento di questo sistema prima che vengano forgiate nuove gabbie per i lavoratori.
Esecutivo USB lavoro privato