A GENOVA SI LOTTA…A TARANTO SI PRODUCE!!!
Tre giorni di dura lotta a Genova, tre giorni con produzioni record a Taranto!!
A Genova si lotta per il futuro, da noi a Taranto si aspetta l’esecuzione di massa…
Solidarietà, stima e rispetto per chi a Genova protesta contro le scellerate decisioni del governo che con l’ultimo decreto si è letteralmente deresponsabilizzato sulla questione Ilva, scaricando sui lavoratori gli errori commessi da una classe politica nazionale inetta, incapace e ridicola.
L’ultimo decreto che contiene il bando di vendita, in realtà sarà un regalo a qualche multinazionale estera o qualche gruppo di “prenditori amici” nostrani che non metterà un euro nel piatto, chiederà mano libera “per salvare il salvabile” e attuerà la macelleria sociale, con l’ambientalizzazione che non avverrà mai!!
Piombino ne è la prova, regalata letteralmente agli algerini di CEVITAL che hanno sottoscritto un impegno in cui dichiarano 700 MLN di investimento totale per “ambientalizzare” e mantenere i livelli occupazionali, riconvertire le produzioni a caldo con i forni elettrici.
Risultato? L’area a caldo è ferma, la bonifica mai partita, i lavoratori in cassa senza nessuna certezza e con una perdita di 5.000,00 € annue sul proprio reddito, ambientalizzazione non pervenuta, dei 700 mln neanche l’ombra e CEVITAL è introvabile…
Anzi no è in Brasile a firmare accordi dichiarando che trasferirà le produzioni di Piombino in lì !! In compenso con la promessa dell’impegno sul siderurgico, il gruppo algerino ha ottenuto il controllo del porto di Piombino che era il vero obbiettivo!!
Il gruppo Ilva? Tranquilli faremo la stessa fine…
Diffidate da chi sostiene che a Genova si sciopera solo per il rispetto dell’accordo di programma o per ottenere il famoso 10% integrazione, i lavoratori scioperano per la difesa del loro futuro che è identico a quello dei lavoratori di Taranto e di tutto il gruppo, compresi i lavoratori dell’appalto!!
Diffidate da chi vi dice che i privati sono la salvezza, i soldi ce li metterà comunque lo stato, nessun privato investirà mai un euro dei propri soldi nella condizione in cui versa Ilva!!
Il meccanismo è semplice, DIVISIONE, vogliono farci credere che a Genova a Novi a Taranto, che nei vari siti le problematiche sono diverse, vogliono farci credere che i lavoratori sono diversi, lavoratori dell’area a caldo con quelli dell’area a freddo, quelli iscritti a un sindacato piuttosto che all’altro, quelli del sud e quelli del nord, chi vive in città piuttosto che nei paesi, quelli diretti con i lavoratori dell’appalto!!
La verità è che siamo tutti uguali, da nord a sud passando per Genova, Piombino, Taranto ecc… Questo è solo un trucco per dividere e rendere deboli. Il compito dei commissari ufficialmente era quello di risollevare le sorti del gruppo, in realtà bisognava affossare il mondo Ilva per avere la giusta condizione per regalarlo!!
Prova ne è Mittal che ha subito detto che un eventuale proposta di acquisto dovrebbe contenere impunità sui reati ambientali e di sicurezza del lavoro!!
Cari colleghi come ci hanno detto alcuni lavoratori di Genova che in questi giorni protestano, le soluzioni sono solo due: aspettare una morte certa oppure reagire e tentare di salvarsi!!
A VOI LA SCELTA, NOI SIAMO PER REAGIRE!!
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I COMMISSARI E LE ASSEMBLEE
Una nota del gruppo Ilva di ieri, accusa i lavoratori di Genova di produrre con la loro protesta perdite per circa 2 milioni di euro al giorno!! Oltre chiaramente a rendere una cattiva immagine dello stabilimento nella delicatissima fase di vendita!!
Sono bravi i commissari a fare i conti di quanto fanno perdere i lavoratori al gruppo in termini di soldi e di immagine, peccato che dimenticano da due anni di spiegare che fine anno fatto oltre 2 Miliardi di Euro, quanto spendono al giorno per i loro Super Manager, pescati via via dall’Ipercoop, dalle redazioni giornalistiche, dai servizi segreti, da Autogrill, Indesit, Fca ecc ecc…
Quando devono quantificare gli sperperi prodotti da loro, non trovano la calcolatrice!!!
Hanno chiesto e ottenuto negli anni diversi decreti:
Servono soldi? Prestito Ponte!!
Ci sono debiti? Dichiarazione di insolvenza!!
Rischio di andare in galera? Impunità!!
Sequestro impianti? Deroga al Testo Unico!!
AIA in scadenza? Proroghe a volontà!!
Siamo al collasso? Bando di vendita!!
Non si sono preoccupati di dire che forse nelle pieghe dell’ultimo decreto, vista la drammatica situazione economica e la nuova normativa sugli ammortizzatori sociali, ai lavoratori del gruppo Ilva bisognava garantire le stesse condizioni economiche e normative del vecchio contratto di solidarietà!!
Il costo di tale operazione? 3-4 milioni di euro annui !!
Sarebbe bastato quello per rendere i commissari un po’ più umani!!
Se non ci saranno le stesse garanzie economiche USB non firmerà l’accordo sulla CDS. I soldi per i loro compagni di merenda li hanno sempre trovati, ora trovino i soldi per l’integrazione salariale e si badi bene, oltre al 10% vogliamo la maturazione di tutti gli istituti, non ci accontentiamo dell’elemosina.
IN ULTIMO A COLORO CHE CI CONTINUANO A CHIEDERE LE ASSEMBLEE UNITARIE, RISPONDIAMO CHE COME LE ALTRE VOLTE NON SIAMO NOI A NON VOLERLE.
LA DISPONIBILITA’ A CONFRONTARCI CON TUTTI NELLE ASSEMBLEE E DECIDERE CON I LAVORATORI LE AZIONI DA INTRAPRENDERE NOI NON L’ABBIAMO MAI NEGATA .
DEMOCRAZIA POPOLARE, QUELLA VOGLIAMO, I LAVORATORI DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI DECIDERE DEL LORO FUTURO!!
DI CONTRO NON ASPETTEREMO IN ETERNO IL TEMPO E’ GIA’ SCADUTO ATTENDIAMO SEGNALI, POI FAREMO DA SOLI, ANCHE A COSTO DI FALLIRE.
ALMENO NON AVREMO IL RAMMARICO DI NON AVER PROVATO A CAMBIARE LE COSE!!
USB C’E’!!
www.laringhiera.net/ilva-genova-sciopera-a-taranto-produzione-record/