Tanti ospiti, ieri, per l’apertura ufficiale dello Sportello immigrazione Usb Viterbo. L’inaugurazione si è svolta presso la sede della comunità nigeriana con a capo il pastore Geoffrey Nwani. Per Nwani la collaborazione e, soprattutto, la pace tra gli esseri umani è il fondamento per costruire una giusta società senza distinzioni di razza e provenienza.
Ada Tomasello, responsabile dello sportello Usb, ha sottolineato le misere condizioni in cui versano gli stranieri a Viterbo. Dall’ultima indagine Istat coloro che hanno dimora abituale nella nostra provincia sono circa 30.000, il 9,4% dell’intera popolazione. Un dato bassissimo, rispetto alla percezione che i media vogliono imporre, aumentando e stimolando l’odio verso “ il diverso”.
Molti stranieri lavorano in nero, e sono sotto pagati. Ricordiamo che sono gli stessi cattolici, caritatevoli uomini bianchi italiani a pagare cifre irrisorie a chi non ha altra scelta. Il business degli affitti, poi, ha toccato il culmine in questi ultimi anni. Il centro storico di Viterbo, ormai abbandonato a sé stesso, offre case fatiscenti a stranieri e immigrati.
(https://www.youtube.com/watch?v=Jub2oCaSnQo&feature=youtu.be)
Anna Maria Sambuci, della Brigata di Solidarietà Attiva Tuscia, ha ricordato l’attività svolta da questa organizzazione contro il Caporalato, cioè lo sfruttamento dei braccianti agricoli ad opera di intermediari che impediscono una corretta gestione del rapporto di lavoro, interponendosi tra operaio e datore. Oggi, questa “intermediazione” illecita, compiuta da veri e propri caporali-capò, che decidono chi deve lavorare e chi no, è punita dalla legge, ma ancora lungo è il lavoro di sensibilizzazione e sindacalizzazione che deve essere fatto tra i braccianti.
Per Aboubakar Soumahoro, esecutivo nazionale USB, la priorità è quella di costruire un servizio sui bisogni delle persone e in questo caso dei migranti. Il tema dei migranti, e non il problema dei migranti,porta ad aprire la discussione sul tema del lavoro e sui diritti. Non c’è la badante migrante o l’operaio migrante, c’è il o la lavoratrice e c’è il lavoro che viene svolto, che è uguale per tutte le persone. Usb ha il compito di informare e tutelare i lavoratori per creare coscienze.
Peppe Sini fondatore del Tavolo della Pace di Viterbo ha sottolineato, in fine, come alla base delle democrazia ci sia l’inalienabile principio che ogni persona vale un voto. Ognuno ha il diritto di dire la sua e di esprimerlo con il suo voto. Ad oggi, a un decimo della popolazione è impedito questo diritto pur lavorando e vivendo qui.
(https://www.youtube.com/watch?v=TpGRDSIrOGA&feature=youtu.be)
Emanuela Dei