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Editoriale

Usb in presidio all’ambasciata cilena di Roma, in solidarietà con il popolo in lotta contro liberismo e repressione

Roma,

Un partecipato presidio si è tenuto di fronte all’ambasciata cilena a Roma, organizzato nel pomeriggio di giovedì, tra gli altri, dall’Unione Sindacale di Base. Sono ormai settimane che il popolo cileno è sceso in piazza contro le politiche ultraliberiste del governo Pinera, fronteggiando una durissima repressione caratterizzata da gravi violenze da parte poliziesca. Nonostante questo la lotta del popolo cileno continua con sempre maggiore determinazione, le piazze di tutto i paese chiedono l’apertura di una nuova fase costituente, che possa finalmente liberare il paese sia delle politiche imposte dal FMI che dai resti della dittatura di Pinochet.

Per questo l’Usb, insieme a Noi Restiamo, Osa, Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano e ad altre realtà ed organizzazioni ha organizzato un presidio in viale Liegi, di fronte all’ambasciata; li si è denunciato non soltanto la durissima repressione dei manifestanti da parte del governo, ma anche l’atteggiamento di complice silenzio da parte dell’Unione Europea. Importante è stata anche la partecipazione da parte della comunità cilena,  intervenuta numerosa al presidio. 

L’Usb critica inoltre l’atteggiamento di altre organizzazioni, ad oggi infatti è stata l’unico sindacato a prendere parola dall’Italia in favore della popolazione cilena. A questa va la solidarietà internazionalista di tutta l’organizzazione, in sostegno alla lotta contro l’ultraliberista Pinera.