Oggi USB ha incontrato il Sottosegretario di Stato con delega ai Vigili del Fuoco per trattare innumerevoli argomenti. Ma soprattutto ci siamo dati un metodo per poter affrontare il tutto nel migliore dei modi ed arrivare ad una sintesi che ci permetta di risolverli.
Quindi puntato sia all’aspetto economico che normativo di tutte le rivendicazioni che USB ha posto all’attenzione del Sottosegretario abbiamo chiesto l’apertura di una serie di tavoli di confronto che possano individuare più punti comuni e condivisi dalla maggioranza affinché partendo dalle assunzioni, il diritto alla salute e quindi il riconoscimento delle malattie professionali, la ripresa della gestione diretta dell’Opera Nazionale, i 55 milioni mancanti che ci possano permettere di affrontare il piano previdenziale e i correttivi del riordino, le problematiche degli specialisti che partono anche dalla ripresa dell’orario di lavoro 12/24 – 12/48 per molti nuclei sommozzatori, la rimessa in discussione dell’accordo sulla mobilità del 2013, il tempo tuta, la regolamentazione del trasporto dei DPI, i decreti attuati mancanti.
Insomma la discussione è stata proficua e a tratti siamo entrati su molti aspetti specifici sia per la compagine amministrativa che operativa del Corpo Nazionale.
Perché dobbiamo crescere tutti e farlo insieme.
Allora serve un atto di coscienza da parte di tutti ed ognuno in merito al proprio ruolo. Nessuno può o deve sottrarsi da una costruzione del dialogo che si ponga come finalità il bene di tutti anche mettendo da parte interessi idealistici o di bandiera che soltanto frenano la crescita del Corpo Nazionale.
I problemi sono tanti ma bisogna guardare a ciò che unisce e non a ciò che divide per poter arrivare davanti al dipartimento della Funzione Pubblica con le idee chiare e con punti saldi imprescindibili. Soltanto così, riteniamo che si possa affrontare la ripresa di un dialogo con il governo per la costruzione dei nostri diritti.
Il Sottosegretario ha accolto le nostre proposte e ne ha condiviso il metodo proposto e si è impegnato a sottoporlo al Dipartimento affinché si avvii questa fase di confronto.
Le difficoltà ci sono e non provengono soltanto da attriti interni ma anche da posizioni che la politica in generale potrà avere verso i Vigili del Fuoco che avendo ricevuto 165 milioni di euro oggi potrebbe sentirsi dire che non deve chiedere più nulla. Allora è qui che deve e può giocare, come strategia, un ruolo importante proprio il confronto che ci può rendere coesi e forti.
Noi di USB abbiamo dato piena disponibilità e chiediamo a tutti di aderire e spingere affinché questi confronti inizino e che soprattutto arrivino a determinare un percorso per il raggiungimento del bene comune.