I vertici del ministero dell’Economia chiudono in faccia ai lavoratori dell’INPS non solo le porte di via XX Settembre, ma anche quelle di ogni dialogo.
Nessun incontro è stato infatti accordato ai delegati dell’USB INPS, che da questa mattina a Roma stanno protestando sotto il MEF contro il tentativo della Ragioneria generale dello Stato di mettere le mani nelle tasche dei dipendenti INPS, con un taglio delle retribuzioni individuali di ben 300 euro mensili, per un totale di 94 milioni di euro.
Intanto cresce la rabbia dei lavoratori di fronte alla notizia del furto di stipendio: a Roma è in assemblea permanente la sede INPS Tuscolano e a Napoli è già partita un’occupazione spontanea della sede su iniziativa della RSU, che ha inoltre indetto per domani un’assemblea dei dipendenti.
Il Coordinamento Nazionale dell’USB INPS condanna la condotta del MEF e nelle prossime ore si riunirà per decidere le iniziative adeguate a rispondere alla protervia del Ministero. Sarà una protesta forte e determinata, messa in campo in tutte le sedi INPS d’Italia, con l’obiettivo di costruire una grande giornata di lotta il 18 ottobre prossimo, con lo sciopero generale e la manifestazione nazionale a Roma.
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