(107/2021) La USB Pubblico Impiego INPS invita le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto a partecipare allo SCIOPERO GENERALE per l’intera giornata lavorativa di lunedì 11 OTTOBRE.
Le organizzazioni sindacali di base e conflittuali si sono unite nella proclamazione di uno sciopero generale che ha al centro le conseguenze dello sblocco dei licenziamenti, le tante vertenze che interessano importanti settori produttivi del paese, la richiesta dell’abrogazione del Jobs Act ed il varo di un piano straordinario di rilancio dell’occupazione, l’introduzione per legge di un salario minimo, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione, la fine delle discriminazioni di genere per raggiungere una vera parità occupazionale e salariale, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, gli effetti sulle retribuzioni degli aumenti delle tariffe energetiche con un generale innalzamento del costo della vita.
Il lungo applauso che ha accolto Draghi all’assemblea nazionale di Confindustria e l’unità di intenti dell’attuale presidente del consiglio con il presidente degli industriali Bonomi non sono un buon segnale per le lavoratrici e i lavoratori, così come non è confortante il ruolo sempre più accondiscendente ed evanescente delle maggiori confederazioni sindacali.
Oltre alle motivazioni generali alla base della protesta dell’11 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego hanno almeno due argomenti validi per scioperare e scendere in piazza: il previsto rientro generalizzato in presenza negli uffici a partire dal prossimo 15 ottobre con l’obbligo di presentazione del green pass e il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021 in discussione all’Aran. Il Governo riapre teatri e cinema al 100% della capienza e discoteche al 50% accelerando il ritorno ad una normalità almeno apparente, all’interno della quale è inserito il ritorno in massa negli uffici. Se da una parte si mantiene l’emergenza sanitaria fino al 31 dicembre, dall’altra si spinge ancora una volta sull’acceleratore dell’attività produttiva inseguendo una maggiore crescita economica infischiandosene delle conseguenze sanitarie. All’Aran ci viene presentata una bozza di contratto basata sulla valutazione individuale e tutta proiettata a garantire ulteriori percorsi di carriera alle figure apicali, prevedendo tra l’altro l’introduzione di una quarta area che, di fatto, equivale alla previsione di una vice dirigenza mascherata e probabilmente finanziata dai lavoratori attraverso i Fondi di ente. Una parte della retribuzione tabellare dei lavoratori che hanno un livello economico superiore a quello iniziale dell’area è scorporata e inserita in una voce a parte denominata “differenziale stipendiale di professionalità”. Le progressioni economiche saranno attribuite sulla base della media aritmetica della valutazione individuale ricevuta nell’ultimo triennio. I mansionisti rischiano di perdere questa ulteriore occasione perché tra l’altro non è ancora chiaro come sarà applicata la norma transitoria prevista dall’art. 3 del DL 80/2021 riguardante la possibilità di passare all’area superiore senza il possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno.
Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS attraverso lo sciopero dell’11 ottobre hanno l’occasione di protestare contro le pagelline, lo strumento di valutazione previsto dal contratto integrativo 2020-2021, e di esprimere con la giornata di sospensione dall’attività lavorativa un giudizio negativo nei confronti del reassessment, di carichi di lavoro sempre maggiori, di un’organizzazione del lavoro inadeguata.
L’11 ottobre c’è la possibilità di prendere parola e di contare. Il pubblico impiego si riunirà a Roma, davanti al Ministero per la Pubblica Amministrazione, per rappresentare a Brunetta la rabbia accumulata per una costante e insopportabile campagna denigratoria e per rivendicare il rispetto della propria dignità di lavoratrici e lavoratori pubblici. Per organizzare in modo collettivo la vostra partecipazione alla manifestazione potete rivolgervi alle federazioni territoriali della USB o al delegato di sede. Non c’è l’obbligo di comunicare preventivamente l’intenzione di aderire allo sciopero o di comunicarlo successivamente, poiché se l’assenza non è giustificata con altro motivo si è automaticamente considerati in sciopero, tuttavia se volete potete inserire in Paperless l’assenza giustificandola con la voce SCIG (sciopero intera giornata).
11 OTTOBRE 2021
SCIOPERO GENERALE INTERA GIORNATA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE PUBBLICO IMPIEGO A ROMA
MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
PIAZZA VIDONI
A PARTIRE DALLE ORE 10