Ogni giorno dalle pagine dei giornali leggiamo rivendicazioni di successi, da parte della regione e ci viene la pelle d’oca, vivendo nei posti di lavoro ben altro contesto, una vera e propria mistificazione della realtà.
Ma la cosa più assurda è che non solo in tema di sanità siamo nelle peggiori condizioni degli anni precedenti, ma la politica nostrana reclamano ancora più poteri! Ci chiediamo per fare cosa ? altri danni ? oppure dobbiamo sempre vivere di asserzioni politiche false ?
Non abbiamo visto UN solo ospedale riaperto; sentiamo tanto ostentare “le case della salute” “case di comunità” (!) ad oggi la gente vive altre condizioni di vita sanitaria: NON si può dare riscontro agli ammalati nemmeno dietro prescrizione medica urgente, con tutto ciò che ci siano leggi sui tempi di ossequiare – ritardi per esami strumentali o rimandati alle calende greche di anno in anno, -visite specialistiche bloccate, basterebbero solo queste per chiedere dove sono i successi in tema sanitario.
Senza poi contare quanto accade ai lavoratori che come USB siamo giornalmente; nella sola citta di Catanzaro avevamo due gruppi del comparto sanità, - lavoratori chiamati a dare risposte alla popolazione ad inizio pandemia, ancora oggi, non solo rimangono PRECARI co.co.co ed altro, ma per dividere ed indebolire il fronte dei lavoratori hanno fatto uno spezzatino di delibere, cosi domani alcuni verranno “accontentati” altri mandati a casa come hanno già fatto con i lavoratori COVID che erano stati richiamati con delibera della Protezione civile!!
Lavoratori in prima linea sottoposti ai pericoli di infezione ogni giorno, senza alcuna tutela per loro stessi e per i loro famigliari, a nessuno ( nessuno ) importa se questi lavoratori nelle Hub, Spoke, negli ospedali hanno lavorato a ferragosto, a Natale a Capodanno...di notte di giorno senza avere alcun diritto, come permessi o ferie oltre alla malattia ed infortunio.
Aver sostenuto la sanità calabrese senza che implodesse, con contratti indecenti ed aver vaccinato migliaia di persone anche fino a mezzanotte, forse per la politica nostrana era “un atto dovuto” ed ora non solo hanno dovuto subire un altro contratto da fame, con orario ancora più ridotto, ma a giugno li mandiamo al mare! Atteggiamento degno solo di questo governo, che trova soldi per armare la popolazione ed abbassare l’iva per esportazione di armi, e non curare il paese. “aprile 07, 2022- Commissione Finanze del Senato, con 12 voti favorevoli (Pd, Lega, Fi, Fdi, Azione ed Autonomie), 5 astenuti (M5S) ed 1 contrario, ha approvato nella giornata di ieri un parere “non ostativo” allo schema di decreto legislativo che prevede l’esenzione dall’iva e dalle accise per le cessioni di armi tra Paesi”
Per la USB la battaglia di eliminazione del precariato in sanità è il tema che stiamo portando avanti da inizio pandemia, e resta la linee dorsale di un programma rivendicativo di classe. Rimandiamo alla propaganda politica le fandonie che si rivendicano come interventi sanitari efficienti, negando pure l’evidenza visto che dallo scoppio della guerra hanno cancellato dall’agenda pubblica, per decreto, la pandemia da Covid-19, -per la politica il resto non conta nulla.
Questa imposizione, questa politica di chiacchiere, deve essere respinta ricordando a chi avesse poca memoria la gestione confusionaria, fallimentare e banditesca della pandemia che ha fatto conquistare all’Italia il primato della mortalità in Europa, la salute della popolazione e dei lavoratori è per loro una merce di scarsissimo valore, dato che riescono solo a produrre propagande e rappresentazioni della realtà false ed una massa di disoccupati e precari.
Giorno 22 aprile la USB nuovamente in piazza a Roma con obiettivo primario della lotta per la difesa della salute, nessun licenziamento dei lavoratori – contro il CARO VITA!
- 11 aprile 22 jiritano