Questa mattina una delegazione dell’USB ha occupato la sala nella quale era in corso la riunione del Collegio dei Sindaci dell’INPS. La protesta nasce dalla richiesta dei Sindaci di tagliare 100 milioni dal Fondo 2013 destinato alla produttività dei lavoratori, che equivale ad una decurtazione della retribuzione mensile di oltre 300 euro.
Al termine dell’iniziativa, andata avanti per tutta la mattinata, Luigi Romagnoli, uno dei delegati USB presenti alla protesta, dichiara - “Abbiamo costretto il Collegio ad un confronto serrato, a tratti molto acceso, spiegando come i tagli per 1,2 miliardi chiesti all’INPS in un triennio e la previsione di decurtazione degli stipendi dei dipendenti dell’ente rappresentino benzina sul fuoco di una situazione sociale già drammatica”.
“La sottrazione di servizi – afferma l’esponente dell’USB – sta scatenando la rabbia dei cittadini contro i lavoratori che agli sportelli rappresentano l’Istituto. Con i tagli alle retribuzioni i dipendenti dell’INPS pagherebbero due volte scelte inaccettabili e antisociali ”.
“Siamo riusciti ad ottenere l’impegno da parte del Collegio dei Sindaci ad approfondire la questione con gli Organi dell’Amministrazione – prosegue il dirigente sindacale – La soluzione ipotizzata è quella di una nota di variazione al Bilancio 2013 con la quale individuare risparmi su altre voci del Bilancio”.
“USB conferma la necessità di andare allo sciopero dei lavoratori dell’INPS – conclude Romagnoli dell’USB – per contrastare i tagli complessivi, che rischiano di strozzare l’ente e di determinare uno svuotamento della sua funzione”.