A fronte di una accelerazione dell’iter di discussione e approvazione di una bozza di statuto che metteva in discussione la natura di diritto pubblico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e apriva le porte ad una privatizzazione neanche troppo strisciante, USB PI aveva indetto lo stato di mobilitazione rigettando i contenuti privatizzanti e precarizzanti e per riportare il tutto in un ambito di confronto con il personale e con le organizzazioni Sindacali che lo rappresentano.
“Stamani circa 100 lavoratori dell’ISS hanno occupato l’aula del CDA ritardandone l’inizio ed avviando con la Presidenza una serrata trattativa al termine della quale abbiamo incassato l’impegno del Presidente alla costruzione di un percorso partecipato per la definizione dello statuto e la disponibilità ad accogliere modifiche, anche sostanziali, al testo di bozza. La bozza oggi non sarà discussa dal Consiglio di Amministrazione se non nei criteri generali, senza entrare nel merito soprattutto delle parti più controverse. L’ISS deve rimanere un ente di diritto pubblico al servizio del cittadino, organo tecnico e scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.” Dichiara Claudio Argentini di USB PI Ricerca “La bozza presentata contiene forti elementi di privatizzazione e di precarizzazione, una decisa impronta dirigistica e i prodromi di un ridimensionamento in termini di competenze. La partita non è ancora chiusa e manteniamo lo stato di agitazione proclamato venerdì, USB seguirà attentamente tutto il percorso per impedire blitz estivi e per introdurre al documento modifiche sostanziali nel senso di una difesa del carattere pubblico dell’ente e del mantenimento e dell’implementazione delle competenze. Se necessario chiameremo di nuovo i lavoratori alla mobilitazione” conclude Argentini.
Vedi rassegna stampa USB e il munuto 7 e 32 del TGR lazio
www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-5c4b55ab-ed8f-47b8-a641-ecdda0eede04.html