L’inusuale apertura della stagione contrattuale con il rinnovo del contratto della sanità pubblica, dovrebbe rappresentare - nell'intento del governo- un segnale di interesse verso uno dei settori maggiormente strategici della Pubblica Amministrazione, ma le risorse stanziate non sono, in realtà, sufficienti a coprire nemmeno un terzo dell’inflazione reale degli ultimi 3 anni, e il conseguente aumento del costo della vita.
Gli stipendi del personale sanitario, al pari di quelli del resto delle lavoratrici e lavoratori pubblici, non solo continuano a perdere potere d’acquisto ma rimangono anche fanalino di coda in Europa, il che rappresenta, unitamente ai carichi di lavoro, la principale causa di abbandono di migliaia di Infermieri che, dall’Italia, vanno verso i Paesi del Nord Europa.
Resta prioritario l’abbattimento del tetto di spesa per le assunzioni di personale; la stabilizzazione di tutti i precari; lo scorrimento delle graduatorie concorsuali fino ad esaurimento; il diritto alla mobilità interregionale e la reinternalizzazione dei servizi e del personale.
La carenza di personale ha ormai assunto caratteristiche strutturali nel settore e provoca ricadute enormi sulla salute dei cittadini oltre ad essere alla base dell'elevato numero di infortuni e malattie professionali, delle aggressioni subite dagli Operatori sanitari e del burnout. I numerosi rischi e le condizioni usuranti del lavoro in sanità devono trovare riconoscimento sia sul piano legislativo che contrattuale e la carenza di personale non si risolve con interventi spot, come la maggiorazione dello straordinario per il poco personale in servizio, già sottoposto a condizioni e carichi di lavoro insostenibili.
Aumento dei salari e di tutte le indennità collegate alle specifiche condizioni di lavoro, massicce assunzioni, aggiornamento e ECM garantiti dalle Aziende Sanitarie, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il riconoscimento in tutte le Aziende dei tempi di vestizione e consegna e del diritto alla mensa e/o al buono pasto, il diritto di sciopero, sono i punti salienti, insieme alle indicazioni per l’ordinamento e lo sviluppo professionale, della Piattaforma che USB PI Sanità ha inviata in data odierna all’ARAN in vista dell’apertura delle trattative del 20 marzo prossimo per il rinnovo contrattuale. Sull’accoglimento o meno delle nostre proposte, sulla risposta alla richiesta di valorizzazione economica e crescita professionale che viene dai dipendenti del SSN valuteremo, nella sostanza, l’importanza che assumono i lavoratori e le lavoratrici della sanità pubblica per questo governo.
USB Sanità