Egregio Dott. LUCA CERISCIOLI
con la presente l’USB P.I di Ancona vuole chiederLe una garanzia a tutela dei tempi determinati dell’ospedale di Osimo assorbiti dall’inrca dal 01/01/2018.
Come lei sicuramente sarà a conoscenza, con una mobilità volontaria straordinaria è stata data la possibilità ai tempi indeterminati del personale del comparto AV2/POU di Osimo di poter scegliere se rimanere dipendenti Asur o transitare all’INRCA.
17 infermieri hanno scelto con regolare graduatoria di rimanere in AV2 venendo ricollocati nei posti vacanti disponibili sul territorio e ricoperti da tempi determinati che di conseguenza sono andati al posto degli infermieri in uscita e quindi sono diventati a tutti gli effetti dipendenti INRCA.
All’interno del presidio di Osimo i tempi determinati già erano numerosi e a questi se ne sono aggiunti quindi altri 17.
A tutti loro scadrà in tempi diversi il contratto T.D. contratto che ai più non verrà riconfermato a detta dei vertici INRCA perché hanno raggiunto i 36 mesi di lavoro o per altre motivazioni a noi sconosciute….. cosa che sicuramente invece sarebbe stato fatto in AV2 viste le direttive di una circolare ASUR del 13/12/ 2013 n.protocollo 26706
Pertanto la USB P.I
chiede
Di intervenire per concretizzare la proroga degli incarichi dei tempi determinati INRCA come da circolare ASUR fino ad un massimo di 5 anni cosi da garantire i LEA in questa fase di riorganizzazione della nuova struttura nascente e nell’attesa di scorrimento della graduatoria del concorso degli infermieri.
Le facciamo questa richiesta perchè crediamo fermamente che in una Regione che si rispetti, e che chiude un bilancio in positivo, i dipendenti del Servizio Sanitario Regionale, debbano essere trattati tutti in egual maniera sia che siano lavoratori di un’Azienda piuttosto che di un’altra.
A parere dell'Unione Sindacale di Base, non si deve dimenticare che l’Inrca è una struttura della Regione Marche.
Confidiamo in un riscontro positivo alla nostra richiesta che realizzi l’uguaglianza di trattamento dei lavoratori, scongiurando così il rischio di discriminazioni.
USB P.I ANCONA