Anni di lotte dalla Campania al Lazio portate avanti da lavoratori che hanno una sola esigenza: tornare a casa dopo anni passati a lavorare fuori regione. Chiedono solo ciò che è previsto dalla legge: bandi di mobilità. In questi anni si sono organizzati attraverso due associazioni: il Movimento Infermieri Campano e Professioni Sanitarie (MIC & PS) nella Campania e il Movimento Esiliati Lazio Sanità.
Anni duri, fatti di iniziative, di manifestazioni, di vertenze legali.
La USB ha condiviso il percorso e gli obiettivi e ne ha assunto la responsabilità sindacale.
Davanti a noi un muro che sembrava indistruttibile, ma che attraverso la caparbietà e l’insistenza ha iniziato a sgretolarsi.
Dapprima in Campania sbloccando la mobilità e riportando a casa più di 1500 lavoratori campani.
Ora finalmente anche nel Lazio dopo anni di iniziative, lettere alle aziende, alla Regione e conseguenti incontri con i responsabili regionali.
I primi due atti:
- Decreto del Commissario Ad acta n. U00068 del 22/02/2019, la Regione Lazio ha ampliato i posti del bando di mobilità nazionale per il Sant’Andrea da 3 a ben 283.
- Delibera n.157 del 27.02.2019 della ASL di Latina per un bando di mobilità nazionale di ben 50 posti per Infermieri.
Se a questo si aggiunge l ’intenzione del Governo di eliminare l’obbligo del nulla-osta ai trasferimenti tra aziende pubbliche, così come previsto nella bozza del ddl presentato dal ministro della salute, crediamo che il lavoro fatto in questi anni, in sinergismo tra MIC&PS, MELS e USB, ci fa capire una sola cosa:
UNITI SI PUO’!
Non ci siamo arresi finora, non ci arrenderemo adesso!
Ci fermeremo soltanto quando l’ultimo lavoratore sarà tornato a casa!