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USB VV.F. SICILIA CHIEDE UN INCONTRO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA, ON. CROCETTA!

Palermo,

E' stata indetta una manifestazione su Palermo in contemporanea con altre Regioni con finalità congiunte per il giorno 11 marzo p.v.,  al fine di contiunuare la nostra opera di sensibilizzazione con le forze Politiche da enere costantemene informate sulla grave carenza di Risorse Umane  in cui versa tutto il corpo Nazionale dei Vigili dle Fuoco, sia Siciliano che Italiano!!!
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco svolge IL Soccorso Tecnico Urgente, qualunque esso sia; il tutto con una misera Dotazione Organica Nazionale tale da far rabbrividire tutti gli altri Comparti; n° 27.398 operativi, di cui circa 3.180 in Sicilia,  nelle diverse qualifiche Funzionali di Capo Reparto – Capo Squadra – Vigile del Fuoco, così distribuiti; Elicotteristi, Sommozzatori, Portuali, Telecomunicazioni Radio (TLC), Aeroportuali, Cinofili, Nucleo Batteriologico Chimico Radioattivo (NBCR), SAF, TAS, SA, NIA, e Squadre di Terra a copertura di tutto il territorio Nazionale.
È necessario un intervento di valorizzazione dei compiti Istituzionali del Corpo dei VV.F. attraverso l’inglobamento di tutti gli Istituti/Comparti/Dipartimenti che attualmente svolgono parallele Funzioni, revocandone i “duplicati” e quindi ottimizzando sulle risorse Economiche adeguandone quelle Umane.
Istituzione delle squadre interne di supporto tecnico per le minute opere di manutenzione ordinaria delle sedi di servizio, dei mezzi e delle attrezzature in dotazione; gli affidamenti esterni costano troppo, rendono poco e richiedono il fattore temporale che non possiamo più sopportare.
sarà nostra cura consegnare al Presidente della Regione Sicilia il nostro elaborato in cui esponiamo alcune delle soluzioni per fronteggiarne le criticità.
auspichiamo un pronto intervento da parte di TUTTE le Autorità sia Istituzionali che Politiche già sensibilizzate e quelle in programma per i successivi incontri.
auspichiamo una grande partecipazione da parte del personale PERMANENTE isolano sottoposto ad un ritmo di lavoro eccessivamente rischioso nell'ambito delle competenze a loro attribuite, col rischio di ritrovarsi ad affrontare un intervento senza avere al fianco il supporto di altri operatori del soccorso (partenza ridotta).