Le operazioni sono rivolte sia a chi richieda l'assegnazione provvisoria per un anno per motivi di salute o di famiglia, sia a chi intenda chiedere utilizzazione in quanto soprannumerario o comunque in altro incarico o grado di scuola oppure perchè titolare su posto DOS e DOP.
Le domande vanno presentate alla scuola di servizio (se si richiede assegnazione o utilizzazione nella provincia di attuale servizio) e all'USP della provincia richiesta (se si richiede un'altra provincia). Resta valido il “confino” per 5 anni per gli assunti in ruolo con decorrenza giuridica dal 1 settembre 2011 che potranno richiedere solo sedi all'interno della provincia di servizio.
ATTENZIONE!! Alcuni USP hanno attivato le procedure di presentazione on line, affermando inizialmente che questa fosse l'unica possibile. La nota MIUR del 23 luglio ha invece chiarito che devono essere accettate anche le domande presentate in forma cartacea, comprese le province nelle quali sia stata attivata la procedura on line. (in allegato trovate la nota)
Alleghiamo l'O.M. dello scorso anno per visionare i requisiti necessari.
E' paradossale che si debba ricorrere a questa fonte normativa che era stata emanata in sostituzione del contratto apposito, non siglato dalle parti lo scorso anno. I problemi sono moltissimi, visto che, mentre un contratto può essere ripreso anche l'anno successivo in attesa della stipula del nuovo, così non può essere per un'ordinanza ministeriale, prettamente destinata alle operazioni del 2011. E sì che sindacati e MIUR avevano siglato una preintesa contrattuale già ai primi di settembre, ma la Funzione Pubblica non ha mai dato l'autorizzazione alla stipula definitiva.
Inoltre, i moduli non sono stati adeguati, ne nei riferimenti temporali (nella prima pagina si legge che la scuola di titolarità va riferita al 1 settembre 2011 mentre si deve intendere 2012, ad esempio), ne nei contenuti, tant'è che non vi figurano le voci per il personale in esubero, sulla base di quanto stabilito dalla spending review.
Insomma, anche per questa partita è facile immaginare il proliferare di contenziosi giuridici.
Verrebbe facile ironizzare sulla palese incompetenza di chi si atteggia a super tecnico, se non fosse chiaro che tanti disservizi sembrano seguire un chiaro piano di destrutturazione della pubblica amministrazione in ogni suo campo.
Contrastare la spending review significa anche questo: difendere lo stato sociale e la qualità della pubblica amministrazione.