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UTILIZZO VECCHIE GRADUATORIE: SERVE UNA NORMA DI LEGGE A SOSTENERLO ADESSO ANCHE CHI ORGANIZZA I RICORSI

Roma,

(71/20)  La USB sul mansionismo ha una sua linea che persegue con grande coerenza e determinazione. Lo ha fatto anche ieri partecipando ad una convocazione in videoconferenza con l’Aran, ribadendo la necessità della ripresa dei lavori della Commissione paritetica sui sistemi di classificazione del Comparto Funzioni Centrali e trovando la disponibilità del presidente dell’Agenzia di negoziazione del pubblico impiego.

La proposta della USB resta quella di costituire un’area unica nella quale far confluire tutto il personale attualmente diviso nelle tre Aree A-B-C.  Inizialmente a costo zero, lasciando invariate le attuali differenze retributive tra i diversi livelli economici, l’area unica tuttavia permetterebbe di superare le  barriere contrattuali legate al titolo di studio richiesto per il passaggio all’area superiore ed offrirebbe a tutti i lavoratori la possibilità di progredire professionalmente ed economicamente in base al superamento delle selezioni interne.

Riguardo invece alla possibilità di scorrere le graduatorie di vincitori ed  idonei delle selezioni per i passaggi di area bandite in INPS nel 2008 ed in INPDAP nel 2010, ormai ufficialmente decadute, come sapete diverso tempo fa abbiamo chiesto un parere “pro veritate” ad un legale di fiducia e ci è stato sconsigliato d’intraprendere la strada dei ricorsi. Oggi un comitato di lavoratrici e lavoratori si appresta ad intraprendere la via giudiziaria per tentare di dimostrare che l’INPS è responsabile di non aver utilizzato quelle graduatorie per colmare i posti disponibili nell’area superiore, lasciando così scadere quelle graduatorie nel 2019. Il legale che curerà i ricorsi afferma che il contenzioso servirà anche a fare pressione sul Governo e sul Parlamento per riuscire ad ottenere un provvedimento legislativo che ripristini la validità di quelle graduatorie.

Non entriamo nel merito dell’iniziativa ritenendo che ogni lavoratore debba valutare la convenienza o meno dell’adesione alle proposte che gli vengono presentate. Non si può biasimare chi si organizza autonomamente nel momento in cui il sindacato non è riuscito finora ad ottenere risultati risolutivi. Comprendiamo la frustrazione e lo scoramento di chi da anni effettua costantemente mansioni superiori e non vede all’orizzonte la possibilità di vedersi riconosciuto il lavoro svolto magari per carenza del titolo di studio richiesto o per mancanza di posti nelle future selezioni interne.

Vogliamo invece sottolineare come anche chi prevede di seguire la via giudiziaria ritenga che la soluzione complessiva, forse anche l’unica, possa arrivare da un intervento legislativo che faccia giustizia della cancellazione delle graduatorie. Un intervento del Governo e del Parlamento che potrebbe recuperare la validità delle graduatorie lasciate decadere.

Su questo la USB è pronta a mobilitarsi. Chi presiede attualmente l’Istituto è sicuramente più sensibile rispetto ai predecessori sul tema del mansionismo ed anche il quadro politico appare più favorevole. Per altri settori del pubblico impiego, come il MIBACT, è già stato possibile ottenere una specifica norma che ha ripristinato la validità delle graduatorie ormai scadute, perché un provvedimento analogo non dovrebbe essere possibile anche per l’INPS?

Ci rivolgiamo al Presidente Pasquale Tridico, al Vicepresidente Luisa Gnecchi ed ai Consiglieri d’Amministrazione Patrizia Tullini, Rosario De Luca e Roberto Lancellotti, per chiedere un loro impegno affinché venga emanato un provvedimento legislativo che ripristini la validità delle graduatorie delle selezioni interne per i passaggi di Area da A a B e da B a C emanate nel 2008 all’INPS e nel 2010 all’INPDAP, nonché le graduatorie dei concorsi esterni la cui validità risulti cancellata nel 2019 o successivamente, per riconoscere all’Istituto le peculiarità proprie di una pubblica amministrazione che da anni è organizzata su un piano orizzontale con responsabilità diffuse e con spiccata autonomia lavorativa indipendentemente dall’area e dal livello economico d’inquadramento.

Attraverso il recupero delle vecchie graduatorie, le selezioni per i passaggi di area che devono essere attivate prima dell’estate e il riconoscimento dell’area unica come nuovo sistema di classificazione, il mansionismo potrebbe essere superato definitivamente e resa giustizia ai lavoratori sfruttati per troppi anni.