Le politiche sanitarie Lombarde, in questi ultimi anni, sono state incentrate sul taglio della spesa, prevalentemente sulla riduzione del costo delle retribuzioni, i Manager che più hanno tagliato sono stati premiati. Le ASL hanno ridotto i servizi esterni che garantivano una rete di sicurezza e di protezione nel territorio, mentre gli ospedali hanno diminuito le prestazioni, tolto posti letto, appaltato i servizi, accorpato reparti, bloccato le progressioni economiche, bloccato i nostri contratti, ecc .
Questa politica, ovviamente, ha avuto forti ricadute sui cittadini e sui lavoratori: per i dipendenti è aumentato il carico di lavoro, diminuita la sicurezza e il potere d'acquisto degli stipendi; per gli utenti si sono allungate le liste d'attesa, riducendo la qualità del servizio e rendendo introvabili i posti letto a disposizione, fino ad arrivare al collasso di intere strutture ospedaliere pubbliche. Tutto ciò è avvenuto grazie a sindacalisti complici, che hanno fatto finta di non vedere i tagli e hanno ottenuto, come contropartita, di essere assegnati a posti di prestigio o diventare dirigenti dalle brillanti carriere.
Ciò che è accaduto all'Ospedale di Circolo di Varese era ovvio e prevedibile, ovvero: a forza di tagliare la dotazione di posti letto, grazie anche alla complicità dei sindacalisti, l'Ospedale ed in particolare il Pronto Soccorso sono al collasso.
PERCHE'?
Nell'ospedale di Circolo la dotazione di posti letto per ogni 1000 abitanti è di 3,06, un dato fortemente inferiore a quello di tutti gli altri ospedali del territorio, che è di 3.37.Questa dotazione di posti letto (3.06 per 1000 abitanti) ha fatto sì che il tasso di saturazione dell'Ospedale fosse pari al 96,5% nell'anno 2012 , per il 2013 è diventato ancora più alto, mentre la media regionale è dell'81,6.
Le soluzioni sono semplici e alla portata di tutti: per dare un servizio adeguato ai barellati, bisogna abbassare il tasso di saturazione ma, per ridurre la saturazione, bisogna accreditare nuovi posti letto, riportando la media almeno al 3,37.
Qualunque altra soluzione fa parte delle chiacchiere e vane promesse, le stesse che la Direzione Generale ed i sindacati complici hanno sbandierato per tutti questi anni.
Il Direttore Generale tutto questo lo sa, ci arriverebbe anche un bambino.
COSA POSSIAMO FARE TUTTI INSIEME?
Bisogna che i lavoratori abbandonino i sindacati complici e si riprendano i loro strumenti di lotta e di rappresentanza, per ricostruire un sindacato vero e degno di questo nome, bisogna che i lavoratori alzino la testa, si organizzino e ricomincino a lottare.
L’Unione Sindacale di Base, il nostro sindacato, lotta da tempo e intende continuare. Nei prossimi giorni, come Unione Sindacale di Base, porteremo la Direzione Generale in Prefettura, avendo già avviato le procedure di agitazione e di raffreddamento per lo sciopero, e invitiamo i lavoratori che vorranno partecipare all'incontro a contattare i nostri referenti.
Riccardo Germani 3382358196 e Marcello Zingale 3407610861.