Alla c.a. del Direttore Lucia Annunziata
Gentile Direttore,
In considerazione dell’ articolo da voi pubblicato in data 21 maggio 2013, a firma di Gianluca De Martino, dal titolo “M5s: Luciano Vasapollo, consulente con il pallino per Chavez, dietro la proposta sul reddito minimo” (vedi
www.huffingtonpost.it/2013/05/21/luciano-vasapollo-consulentem5s_n_3312598.html
), articolo che è stato ampiamente ripreso e diffuso in altro modo in internet, intendo nella maniera più netta e assoluta smentire le affermazioni da voi riportate relative al fatto che io sia consulente del “Movimento cinque stelle–M5S" o aderente a tale movimento, che rispetto, come rispetto anche nelle più profonde diversità, tutti i partiti e i movimenti democratici attivi nel nostro Paese.Non ho mai svolto funzione di consulente a qualsiasi titolo del M5S, né mai nessuno in alcun modo me lo ha proposto. Sono solo stato contattato dal Senatore Pepe, del M5S, che in maniera molto gentile mi ha chiesto dei chiarimenti e spiegazioni tecnico-economiche su alcune proposte di legge; la prima di iniziativa popolare depositata in Parlamento nel 1997, con 63.000 firme raccolte, e che nella premessa riportava il mio nome come professore universitario e direttore del CESTES-PROTEO - Centro Studi dell'allora Rappresentanze Sindacali di Base, oggi Unione Sindacale di Base, che aveva collaborato alla stesura del testo, proposta di legge poi ripresa e presentata, con alcune modifiche, dall’On. Cento prima e dal Senatore Salvi poi, e sottoscritta da molti altri parlamentari.
Il Sen. Pepe evidenziava a me, come ad altri rappresentanti di movimenti e associazioni che alla stesura e diffusione di tali proposte si erano adoperati negli anni con iniziative di mobilitazioni di massa importanti, di aver molto apprezzato alcuni contenuti delle nostre passate proposte e l’esigenza da parte del suo M5S di presentare un nuovo progetto per una legge sul reddito sociale.
Considerato che reputo assolutamente importante e vitale, ormai da anni, individuare strumenti di intervento sociale per migliorare la condizione di reddito e di vita di milioni di disoccupati e precari nel nostro Paese, mi sono semplicemente detto disponibile ad altri eventuali incontri di chiarimento per facilitare la ripresa di una iniziativa legislativa su tale irrinunciabile e urgente strumento di protezione sociale e di avviamento ad un buon lavoro a pieno salario e pieni diritti; e questo qualsiasi sia il partito o il gruppo parlamentare che si assumerà la responsabilità politica di tale importante passo in avanti sui diritti e le condizioni di vita di milioni di giovani e meno giovani lavoratori e padri di famiglia.
Chiedo pertanto di rettificare con urgenza quanto erroneamente affermato nell’articolo in oggetto, riservandomi di dare ai miei legali il mandato a difendere in tutte le sedi legali la mia professionalità, moralità e onorabilità.
IN FEDE
PROF. LUCIANO VASAPOLLO
Roma, 22 maggio 2013