Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Commercio Commercio, GDO

Venchi discrimina le lavoratrici, ma la solidarietà è più forte

Fiumicino Aeroporto,

Una storia di solidarietà importante. È la storia delle lavoratrici e dei lavoratori Venchi dell’aeroporto di Fiumicino.

 Venchi è un’azienda italiana di produzione e commercializzazione del cioccolato e del gelato in crescita costante. Oltre mille dipendenti, tra la fabbrica e i negozi in gestione diretta.

Un’azienda gestita da manager giovanissimi che utilizzano  il personale con la esclusiva ottica di inserire dei numeri nelle caselle dei turni che devono riempire. In aeroporto, ma anche nei negozi del centro di Roma, i negozi sono aperti dalle 6 del mattino alle 22.30, 365 giorni all’anno, festivi e domeniche tutte.

 

Le lavoratrici e i lavoratori iniziano una battaglia per i ritmi di lavoro insopportabili, ma soprattutto per la programmazione a breve dei turni, che non gli consente di conciliare i tempi di lavoro con quelli di vita.

E mentre loro iniziano la loro battaglia, una collega si ammala e viene ricoverata.

Patologie gravi, certificate.  

Come troppo spesso succede alle donne in Italia, mentre affronta la sua malattia rimane sola con due gemelli di tre anni e affronta anche una situazione di violenza familiare. Ha 36 anni e troppe difficoltà. Nel frattempo termina il limite massimo di malattia che può fare, oltre il quale può essere licenziata. Chiede all’azienda di poter effettuare per 6 mesi una fascia oraria di lavoro mattutina per avere il tempo di riorganizzare la sua vita.

La risposta di VENCHI è NO.

I lavoratori iniziano così degli scioperi in solidarietà con la collegha denunciando quanto succede, mettendoci la faccia e la retribuzione.

Chiedono di poter donare alla collega 2 giorni di ferie ciascuno per consentirle di stare a casa un altro po’, ma l’azienda continua a non rispondere.

Le cedono le scarse mattine che hanno in turno, sacrificando i loro tempi di vita.

La maggioranza sono mamme con bambini piccoli, ma non solo non si tirano indietro, lottano per lei insieme a lei.

Mettono nella  loro battaglia  al primo punto la difesa della collega e intensificano gli scioperare e fanno, per la prima volta nella loro vita una iniziativa pubblica.

La protesta sta andando avanti e l’azienda sta andando avanti nell’attacco feroce alle lavoratrici e ai lavoratori organizzati con USB che rivendicano i loro diritti e scelgono la strada potente della solidarietà.

USB al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori proseguirà a denunciare quanto sta accadendo con tutti i mezzi e le azioni idonee.

DIGNITA’ – DIRITTI - NO A  OGNI FORMA DI DICRIMINAZIONE