Martedì 24 settembre il Prefetto di Venezia ha aperto un tavolo di confronto sul problema degli alloggi che coinvolge i neoassunti della PA non già residenti nella città metropolitana.
In linea con la campagna nazionale di USB Pubblico Impiego che vuole affrontare il problema degli alloggi per i neoassunti fuori sede legato ai bassi salari, questione sulla quale ha anche avviato un percorso di inchiesta tra i lavoratori interessati, USB PI Veneto ha chiesto sul tema un’interlocuzione con il Prefetto di Venezia. La richiesta di un tavolo di confronto alla quale si sono unite anche altre OOSS, ha visto ieri la partecipazione e il coinvolgimento di diversi rappresentanti di enti pubblici e territoriali, interlocutori capaci di esporre, con articolate analisi sul tema, le criticità in essere e contemporaneamente soggetti deputati a trovare soluzioni concrete al problema in una realtà complessa come la città metropolitana di Venezia.
Trovare casa in affitto a Venezia, sia nell’ambito lagunare che in terraferma, costituisce oggi un problema perché l’offerta è bassa e i prezzi altissimi. Gli alloggi residenziali disponibili vengono trasformati in una sorta di “albergo diffuso” a disposizione dei turisti per affitti di breve periodo, annientando di fatto le offerte di medio e lungo periodo se non a prezzi insostenibili per i neoassunti della PA.
Ad apertura dell’incontro USB PI Veneto ha sottolineato come la questione abitativa diventi tema centrale nel ricambio generazionale della pubblica amministrazione e più in generale dei dipendenti pubblici nella città metropolitana di Venezia, un problema che sta portando alla rinuncia del posto di lavoro da parte di molti vincitori di concorsi, senza i quali gli enti pubblici non saranno in grado di garantire alla cittadinanza i servizi minimi e il welfare sociale che, oggi più mai, serve a contrastare una povertà crescente. La spesa di un affitto, che nella regione Veneto in media incide sul salario nella misura del 39%, con punte che superano il 45%, non è sostenibile per i dipendenti pubblici.
Nella stessa giornata in cui USB PI partecipava al tavolo dell’Aran per il rinnovo contrattuale delle Funzioni Centrali per il quale le risorse messe in campo costituiscono un terzo di quelle che sarebbero necessarie a garantire la tenuta salariale rispetto all’inflazione in atto e annunciava lo sciopero della categoria per la giornata del 31 ottobre prossimo, USB PI Veneto faceva presente al tavolo prefettizio di Venezia che vanno trovate soluzioni concrete sul territorio attraverso la sinergia di tutti soggetti coinvolti, attraverso un piano di edilizia pubblica che, con una programmazione sistematica e strategie rivolte alla platea dei neoassunti, possa garantire una soluzione al problema alloggio.
I soggetti intervenuti, consapevoli della portata del problema, si sono resi disponibili a trovare soluzioni condivise tra le parti sociali coinvolte, nell’interesse della tenuta dei servizi alla cittadinanza nella città metropolitana di Venezia che diventerebbe, attraverso una best practice, capofila per soluzioni praticabili anche in altre città turistiche e universitarie del Veneto.
L’istituzione di un tavolo permanente chiesto da USB PI e concesso dal Prefetto di Venezia, costituisce una base di partenza perché i buoni propositi si trasformino in soluzioni percorribili, dando una risposta concreta al problema alloggio per i tanti neoassunti della PA che provengono da fuori città o regione e la garanzia ai cittadini veneziani sulla tenuta dei servizi pubblici: sanità, istruzione, previdenza, sicurezza, servizi amministrativi.
USB PI Veneto
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