Su sollecitazione di tanti lavoratori e lavoratrici che, già a pochi giorni dall'entrate in vigore dei contratti individuali di lavoro agile si confrontano con le evidenti criticità emerse nella conciliazione delle fasce di contattabilità con le proprie esigenze personali e familiari, abbiamo scritto alla Direzione Regionale Veneto perché chiarisca a tutto il personale l'effettiva interpretazione della cosiddetta "interazione sincrona".
Si rende necessario un chiarimento perchè non venga stravolta la natura dell'istituto e perchè il lavoro agile costuitisca davvero uno strumento di organizzazione del lavoro capace di conciliare le esigenze di colleghi e colleghe con quelle operative.
Questo il testo integrale della nota inviata:
A seguito dell’entrata in vigore dei contratti individuali di lavoro agile, abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte dei lavoratori e lavoratrici della regione che lamentano una evidente criticità nel gestire le proprie esigenze personali e familiari con le fasce di contattabilità, estese a 5 ore in tutti gli uffici della regione Veneto e definite anche nelle fasce orarie (orientativamente 9.00 - 13.00 / 14.00 - 15.00).
La rigidità di tali indicazioni, come già rappresentato all’incontro del 3 maggio u.s., oltre a far perdere la connotazione di “individualità” ai contratti stipulati in maniera seriale, stravolge la natura dell’istituto del lavoro agile, strumento di organizzazione del lavoro in grado di contemperare le esigenze dei colleghi e delle colleghe con quelle operative. Inoltre l’interpretazione data da Codesta spettabile Direzione alla cosiddetta “interazione sincrona”, prevede la richiesta di un permesso ogni qual volta il dipendente si allontana dalla postazione di lavoro, da recuperare solo nelle giornate di lavoro rese in presenza, elemento che aggrava le criticità nell’utilizzo dell’istituto del lavoro agile. Si sta verificando infatti, a titolo esemplificativo, che il collega che alle 12.30 esce di casa per andare a prendere i bambini a scuola, debba utilizzare un permesso per motivi personali, con il risultato che, nel breve arco di tempo, il monte ore dei permessi si sarà esaurito e quel dipendente non saprà più come assolvere tale esigenza familiare.
Tanto premesso, nel rispetto dei principi che ispirano il lavoro agile e come già chiarito da altre Direzioni regionali (a titolo di esempio il Friuli Venezia Giulia) la scrivente O.S.
chiede
a Codesta spettabile Direzione Regionale di chiarire a tutte le articolazioni territoriali che le modalità indicate per la cosiddetta “interazione sincrona”, indicate dalla Direttiva prot. n. 104815 del 4 aprile 2022 della Divisione Risorse, devono essere considerate alternative, così come previsto, per altro, dall’articolo 39 del CCNL FFCC 2019-2021, ossia che il dipendente, nelle fasce indicate nel contratto individuale, sarà contattabile alternativamente “sia telefonicamente che via e-mail o con altre modalità similari”, completando l’orario di lavoro nel corso della giornata. Il dipendente, nel caso in cui nelle fasce di contattabilità non sia raggiungibile in alcun modo, potrà chiedere i permessi e, ove ne sia previsto il recupero, potrà farlo anche nella medesima giornata completando l’orario di lavoro entro le ore 20.00.
In attesa di cortese sollecito riscontro, si porgono cordiali saluti.
USB PI Agenzie fiscali Veneto