Il presidio del personale di Via Delle Coste, ieri in trasferta a Venezia-Marghera nel piazzale antistante gli Uffici del compendio dell’Agenzia delle Entrate, ha ottenuto subito, come primo risultato, un incontro con il Direttore Regionale.
Grazie a tale incontro, protrattosi per un’ora e mezza, i lavoratori presenti hanno avuto modo di sottoporre al Direttore tutti i dubbi, le domande, le contrarietà e i suggerimenti riguardo alla situazione venutasi a creare a seguito dei problemi riscontrati nell’impianto elettrico dell’UPT di Via L. Da Porto e all’”effetto domino” su tutto il personale del capoluogo che questo provocherebbe.
Ridimensionato, quantomeno rispetto a come ci era stato finora rappresentato, il rischio derivante dai problemi di tale impianto (l’impianto - ci è stato detto - è lo stesso, identico di quello dei preesistenti uffici delle Entrate di Lungadige Capuleti e dell’attuale Ragioneria dello Stato nei quali molti di noi hanno soggiornato per decenni), la discussione ha riguardato principalmente l’eventuale progetto di incrementare ulteriormente il personale della sede Via Fermi trasferendovi buona parte di quello di via Delle Coste. Sono state naturalmente rappresentate le conseguenze del sovraffollamento che si verrebbe inevitabilmente a creare con palesi differenze di condizioni lavorative e ambientali rispetto a Via Delle Coste, ma anche alla stessa Direzione Regionale, dove lo spazio pro-capite riservato alla postazione di ciascun dipendente è decisamente più favorevole pur senza alcun eccesso.
Si è potuto inoltre rappresentare il disagio e la sorpresa del personale di Via delle Coste che, a meno di quattro anni da trasloco precedente, sembra fare la fine dell’ebreo errante, costretto a girovagare di sede in sede perché la condotta dell’Agenzia, derivante dagli indirizzi politici imperanti di spending review, è quella del risparmio a tutti i costi e sempre e solo a discapito del personale. Per il resto, essendo l’intera questione ancora in fase di studio, il Direttore non ha potuto che ricorrere alle riserve e gli omissis del caso, dovuti all’ovvio riserbo da tenere anche in considerazione della obbligata convocazione delle rappresentanze sindacali ancora da effettuare.
Tuttavia, ha assunto l’impegno di esaminare tutte le questioni poste nel corso della riunione in vista delle decisioni finali che, ha ribadito, intende siano adottate in maniera meditata e non frettolosa.
A tale proposito, su richiesta dei presenti per l’intuibile cognizione di causa posseduta e per l’importanza del ruolo rivestito, il Direttore ha assunto l’impegno di valutare che al tavolo sindacale regionale sulla questione possa intervenire anche la RSU (al cui interno vi sono anche gli RLS…) pur normalmente non ammessa. Oppure, che l’incontro si svolga a livello provinciale, dove la RSU partecipa di diritto, con la presenza del Direttore Regionale.
:Appuntamento alle prossime iniziative.