Oggi si è svolta a Piombino un’importantissima iniziativa, per la prima volta unitaria, delle organizzazioni sindacali rappresentative delle lavoratrici e dei lavoratori dell'acciaieria di Piombino, oggi di proprietà della multinazionale indiana Jsw Steel.
Un'iniziativa aperta e pubblica, a cui hanno partecipato le istituzioni locali, tra cui il sindaco di Piombino, parlamentari del territorio e che ha visto un intervento "al telefono" del presidente della Regione Toscana Giani, pesantemente criticato dai lavoratori presenti per la sua assenza.
USB in questa iniziativa si è resa protagonista con un intervento rivolto proprio alle responsabilità istituzionali, alla necessità di compiere delle scelte che, a partire dalla salvaguardia del polo siderurgico e della piena occupazione, devono anche chiarire il contesto di sviluppo economico della città. Piombino non può sicuramente accontentarsi di misure tampone che nulla hanno a che vedere con gli elementi di risoluzione strutturali e di ricomposizione di questa vertenza: uno su tutti il rigassificatore su cui USB conferma la sua totale contrarietà.
Allo stabilimento di Piombino serve un vero piano industriale.
E vista l'inadeguatezza e l'assenza di fiducia che oggi riponiamo tutti nell’azienda, è evidente che il Governo deve assumersi la responsabilità di determinare le condizioni affinché l'eventuale assegnazione della maxi-commessa miliardaria e decennale di RFI avvenga in un quadro di garanzie su investimenti, tempistiche, piena occupazione e bonifiche.
L'iniziativa odierna si è conclusa con un corteo spontaneo di centinaia di lavoratori che hanno percorso le vie della città, per poi ritornare ai cancelli della fabbrica.
Per loro e per noi, questo è solo l'inizio di un percorso che deve vedere i lavoratori protagonisti, a determinazione del proprio futuro.
USB Lavoro Privato – Industria
Piombino 4-5-2022