LA GIUNTA VARIATI COMPENSA CON INCARICHI D’ORO LA DIRIGENTE AL PERSONALE CHE PROPONE E SIGLA ACCORDI ILLEGITTIMI, INOLTRE AUTORIZZA L’ENNESIMA CONSULENZA AD ESTERNI PER DIFENDERSI DALLE CONTESTAZIONI MOSSE DAGLI ISPETTORI DELLA RAGIONERIA DELLO STATO
Non é un mistero che, nel Comune di Vicenza, la magistratura contabile avesse già effettuato alcuni rilievi in passato, in particolare aveva criticato l’elevato numero di accordi che ogni anno venivano siglati per la distribuzione di singole parti del nostro salario accessorio che dovevano, invece, essere correttamente contenuti in un unico contratto decentrato.
Se da un lato l’ex Dirigente al personale Carla Marcolin ci aveva abituato alle sue “piroettanti disinvolture” in materia contrattuale, l’attuale Dirigente al Personale ha agito in perfetta continuità con il passato. Ora la ragioneria dello Stato mette in discussione la correttezza del fondo salario accessorio, in particolare dichiara illegittimo il finanziamento di tantissimi progetti, approvati negli ultimi anni, il cui numero è stato incrementato proprio dall’amministrazione Variati. Si tratta degli accordi siglati per incentivare e compensare le prestazioni rese fuori dal normale orario di servizio, dal personale del comando di Polizia Locale, dal personale dei servizi museali per garantire l’apertura dei musei nelle festività, del servizio per inserimento dati per le progressioni orizzontali al settore Risorse Umane, del servizio valletti del Teatro Olimpico, del tanto contestato (solo da parte nostra) compenso per “particolari attività” del 2009 e di tantissimi altri compensi erogati negli anni scorsi.
Inoltre sono stati riscontrati errori formali e sostanziali nella costituzione del Fondo Salario accessorio dei dipendenti, culminati nel 2009 (e temiamo anche nel 2010) con vere e proprie omissioni procedurali da parte della Direzione delle Risorse Umane. Orbene, di tutte queste illegittimità e omissioni, la Ragioneria dello Stato chiede conto al Comune di Vicenza, il quale per difendersi davanti ai rilievi mossi, invece di avvalersi del medesimo personale dirigente super-stipendiato attualmente in servizio (Dirigente del personale, Segretario generale, Direttore Generale e tutte le posizioni organizzative e alte professionalità presenti al Personale e in Segreteria generale), si avvale dell’ennesima consulenza esterna, affidata allo “Studio Giallo” di Mantova dei consulenti Zamberlan e Gabelli, per un costo totale dichiarato di 36 mila euro a carico del bilancio comunale.
Il primo giugno scorso, dopo mesi di completa inattività nelle relazioni sindacali e di silenzio su quanto stava accadendo, si è tenuto un primo incontro per illustrare i contenuti delle contestazioni ministeriali e i rappresentanti sindacali, nel corso della trattativa sindacale, si sono trovati di fronte ad uno studio di consulenti privato!
La Dirigente al personale, in evidente difficoltà, ha preferito non rispondere alle nostre semplici domande, che elenchiamo di seguito: perché l’amministrazione non vuole pagare tutto l’ammontare del fondo salario accessorio 2010 al personale comunale? Perché la Dirigente propone di pagare una produttività pari a quella del 2009, più bassa rispetto a quella prevista per il 2010? Perché non è stato distribuito ai sindacati alcun documento che certificasse la regolarità del Fondo Salario Accessorio 2010? Perché non c’è la volontà di pagare l’ulteriore incremento del 2010 frutto di accordi già siglati e frutto anche di una vertenza sindacale? Perché la Dirigente al Personale preferisce trincerarsi nel silenzio per lasciar parlare, al posto suo, uno studio di consulenti lautamente pagato con risorse pubbliche?
Queste domande ora le rivolgiamo al Sindaco e alla spettabile Giunta del Comune di Vicenza, che hanno sempre fatto della trasparenza la loro bandiera e il loro vanto.
Nell'ipotesi di accordo siglata ieri solo da Cisl e Uil si è rinnegato quanto già sottoscritto nel 2010, senza peraltro visionare né citare nell’accordo stesso (e questa è l’ennesima grave illegittimità) la definitiva costituzione del fondo salario accessorio 2010.
Il quadro generale che ne deriva, dopo l’incontro sindacale del 1° giugno scorso, è abbastanza desolante: in comune di Vicenza abbiamo super dirigenti, strapagati, che hanno dimostrato nei fatti di non essere all’altezza della situazione. Inoltre, c’è chi si costruisce una precisa carriera sulle spalle dei lavoratori, accondiscendendo a tutti i capricci dell’amministrazione Variati, che rincorre un concetto demagogico di “sicurezza” e del pattugliamento del territorio, di estensione dell’orario di lavoro settimanale per tenere aperti servizi nei giorni festivi e d’estate, in totale violazione delle norme contrattuali.
In più ora per rimediare al danno creato, si vorrebbe chiedere un ulteriore sacrificio alla generalità dei dipendenti, che dovrebbero rinunciare ad una fetta di produttività nel 2010 senza neanche sapere il perché e senza che sia stata distribuita la documentazione definitiva relativa al fondo 2010.
Chi parla sempre di meritocrazia rivolgendosi sempre e solo alla base, impari a pretenderla dai dirigenti super pagati e anche assicurati per i loro errori.
Appare evidente l'incapacità dirigenziale della passata e attuale amministrazione, si ha la netta sensazione che “tutto cambia affinché nulla cambi”, chi sbaglia non paga e anzi, viene premiato dal Sindaco e dalla Giunta.
L'ipotesi di accordo sul fondo 2010 é stato siglato ieri solo da alcune organizzazioni sindacali (Cisl e Uil); quelle stesse organizzazioni sindacali che chiedono (in cambio e a gran voce) che siano al più presto modificate, a livello locale, le regole nelle relazioni sindacali ai sensi del decreto Brunetta!
Ovviamente questa scelta danneggia i lavoratori, e la contrasteremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi a nostra disposizione.
I lavoratori non sono responsabili di questi errori. Di fronte a questo grave attacco alla produttività, tutte le organizzazioni sindacali dovrebbero mobilitarsi; invece questo non succede: ecco perché negli ultimi 15 anni i lavoratori hanno continuato a perdere diritti e intere parti di salario, fino ad arrivare ai giorni nostri, al blocco totale dei contratti nazionali fino al 2014.
Vicenza, 3 giugno 2011