L’assemblea nazionale online degli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL, convocata dalla USB lo scorso 27 gennaio, decise una serie di iniziative per contrastare la Circolare n. 4/2021 con la quale l’Ispettorato nazionale del lavoro estendeva agli ispettori degli enti l’attività di vigilanza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro assegnata all’INL dal DL 146/2021 e da svolgere con personale dell’Ispettorato.
L’assemblea decise lo stato di agitazione, non escludendo il ricorso allo sciopero. La USB invitò gli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL a disertare la formazione organizzata dall’Ispettorato. Il 1° febbraio, come deciso dall’assemblea, fu inviata al direttore dell’Ispettorato Giordano una richiesta d’incontro e la diffida a coinvolgere il personale degli enti nell’attività ispettiva sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Da parte dell’INL la richiesta d’incontro fu ignorata e, dopo settimane di inutile attesa, l’USB decise di organizzare un presidio davanti alla sede nazionale dell’Ispettorato per obbligare il direttore Giordano a fornire le rassicurazioni richieste. Nel corso del partecipato presidio del 30 marzo, che registrò la presenza di ispettori provenienti da diversi territori e una nutrita delegazione dalla Puglia, il direttore dell’INL accordò l’incontro nel quale affermò di considerare gli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL proprio personale e quindi destinatari della norma prevista dal DL 146/2021.
I lavoratori in presidio decisero di respingere al mittente l’interpretazione del direttore dell’INL e di mantenere lo stato di agitazione, rinnovando l’impegno assunto nell’assemblea del 27 gennaio di consultare un legale in merito alla legittimità della circolare n. 4/2021 dell’Ispettorato. È da sottolineare l’impegno trasversale di alcuni ispettori nella richiesta del parere legale, a riprova che USB non vuole strumentalizzare la vertenza ma si è messa a disposizione dei lavoratori per coordinarla e fornire il proprio contributo, anche economico, come nel caso del presidio e del parere legale. Prima di ogni iniziativa è stato chiesto a tutte le organizzazioni sindacali di costruire insieme i momenti di mobilitazione, ma le sollecitazioni sono cadute nel vuoto. Lo studio legale sta definendo il parere, che sarà messo a disposizione di tutti, ma nel frattempo ha anticipato ufficiosamente che sarà favorevole alle ragioni degli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL.
Chi ha pensato che il presidio del 30 marzo fosse solo una mossa elettorale per accaparrarsi il voto degli ispettori dovrà ricredersi, perché la USB non mollerà di un millimetro la vertenza Vigilanza, che ha un’importanza che va al di là degli interessi specifici dei lavoratori interessati. Ma questo gli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL lo sanno molto bene.
Roma, 2 maggio 2022
USB Pubblico Impiego INPS e INAIL