Lavoratori,
come ricorderete la RdB aveva chiesto una sala per svolgere una assemblea con i lavoratori, all’interno del Comando provinciale di Roma, insieme ai parlamentari, per aprire una discussione sul sistema Protezione civile in Italia ed il ruolo dei Vigili del fuoco al suo interno.
In concomitanza della riunione si sarebbe presentato anche il libro – POTERE ASSOLUTO la protezione civile al tempo di Bertolaso – dove la RdB ha partecipato alla stesura, ma il Dirigente locale subalterno al potere prefettizio ha vietato la riunione.
A parte la subalternità, a favore di chi si è accaparrato il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco (la carriera prefettizia), dimostrata dal Dirigente romano che non ha precedenti, quello che è emerso nel conclave di oggi è che in questo paese, dopo la magistratura, i giornali, i programmi televisivi anche una semplice riunione che mette in discussione il potere politico è soggetta a censura.
E lo dimostra il fatto che è stata AUTORIZZATA in tutti i Comandi provinciali a cui abbiamo inoltrato analoga richiesta. Pertanto il problema non è la discussione con i lavoratori o la presentazione di un libro (chissà cosa ne pensano i nostri prefetti del fatto che tutti ci hanno autorizzato e subalternità romana invece ci ha posto il veto… non pare ci sia omogeneità organizzativo gestionale sul territorio e come direbbe qualcuno: “ccchèèè figura di m ……”).
Il problema vero è che la carriera prefettizia, al centro, non vuole fare un torto a chi della Protezione civile ne ha fatto un comitato di affari, quindi nessuno può disturbarlo.
Fortuna vuole che la discussione di oggi, con la presenza dei parlamentari di tutti gli schieramenti e alcune organizzazioni sindacali di categoria, ha permesso di aprire questa prima giornata di discussione con un alto livello di argomenti.
È stato messo in evidenza il ruolo dei Vigili del fuoco nel sistema centrale della Protezione civile puntando il dito su questa ultima, che non solo si attribuisce i meriti dei Vigili del fuoco, ma soprattutto sotterra loro competenze e soldi.
Le attività di Protezione civile oramai non hanno nessuna attinenza al soccorso o alla gestione dell’emergenze, servono piuttosto a gestire, sotto il marchio “grandi eventi”, soldi pubblici per comitati di affari che fanno riferimento ai governi. Un vero profitto sulle emergenze.
Tra gli intervenuti c’erano i cittadini aquilani che hanno espresso stima solo nei confronti dei vigili del fuoco per il lavoro svolto (ci auguriamo ancora per molto), cosi come hanno documentato da un lato il ruolo svolto dal Corpo nazionale con i loro “automezzi carrette”, le loro “capanne“, le mense, i servizi, mentre dall’altro hanno menzionato i lussuosi suv, le missioni o gli abbigliamenti di chi era foraggiato dal sistema Protezione civile.
In conclusione la politica si è impegnata a sostenere le nostre argomentazioni e soprattutto ha espresso l’intenzione di aprire altri tavoli di discussione sul tema salvaguardia della “appendice appenninica”, che deve imprescindibilmente essere messa in sicurezza onde evitare ciò che è accaduto in Abruzzo, all’Aquila; in cui oggi ancora migliaia di cittadini sono fuori dalla proprie case, una città da cui i lavoratori NON sono mai partiti
Si è voluto sottolineare che il modello “Aquila” sarebbe bene evitare di esportarlo considerato il fallimento completo in termini di soccorsi e ricostruzione.
I futuri appuntamenti saranno calendarizzati nei prossimi giorni.
Ai prefetti ed al coraggioso Dirigente romano che ci hanno vietato l’assemblea un saluto da
Link L'Aquila. Non si uccide così anche una città?
Nel servizio dell'Agenzia AMI la presentazione del libro "Protezione Spa" di M.Bonaccorsi promossa da RdB