“Prendi i soldi e stai zitto, per i diritti vedremo più in là”. Ecco il sunto di quello che stanno proponendo ai vigili del fuoco dopo anni di attesa per un contratto che tarda ancora ad arrivare. La politica vuol distribuire questi quattro “spiccioli” sperando che arrivino prima delle elezioni del 4 marzo, mentre per le vere esigenze della categoria non ha il minimo interesse.
Il nostro lavoro è rischiare la pelle, però non è giusto che ci paghino con stipendi da fame anche se sono bravi a chiamarci eroi per poi ci trattarci come lavoratori di serie B.
Come Usb chiediamo:
aumenti salariali adeguati al costo della vita;
pensioni di anzianità adeguate al nostro lavoro usurante;
una assicurazione INAIL per gli incidenti sul nostro lavoro
mai più precari travestiti da volontari
Questo, a quanto pare, sembra chiedere la luna ma per noi è importante costruire un contratto che ci dia diritti ed economie. È impensabile che i fondi che hanno destinato alla base dei lavoratori non coprano neanche il 40% dell’inflazione programmata (la vecchia “scala mobile”) che dai dati forniti dallo stesso governo è arrivata al 10,7%.
Noi Vigili del Fuoco siamo in lotta contro un contratto ingiusto e punitivo che ci offende come persone e come professionisti del soccorso.
Coordinamento Nazionale USB Vigili del Fuoco