Care colleghe, cari colleghi,
perdonate se non ci uniamo al giubilo di chi canta vittoria in tema di part time, ma come si suol dire abbiamo visto un altro film.
L’Amministrazione, in maniera unilaterale e punitiva, ha proposto delle linee guida che limitano le tipologie di part time e che introducono una durata temporale.
Una volta tanto tutte le parti sindacali hanno espresso contrarietà, ma l’Amministrazione non è ritornata sui suoi passi, ha semplicemente abbozzato, dichiarando che, anche senza una nuova regolamentazione, accetterà solo part time di 18, 24, 30 e 33 ore, in casi di particolare gravità valuterà se concedere 12 ore settimanali ed inserirà nei nuovi contratti la clausola dei 2 anni, in pratica, farà come le pare, anche senza l’approvazione da parte sindacale, come del resto sta già facendo da tempo, come possono testimoniare i colleghi che hanno fatto domanda di part time.
Avremo quindi l’inquietante paradosso che un collega si vedrà rifiutare il part time su una linea oraria di 21 ore settimanali, perchè non prevista nelle nuove linee guida, linee guida che però non sono state validate e sul fronte della temporalità pretesa dall’Amministrazione, si ritroverà la dicitura:
“decorsi due anni dalla trasformazione a tempo parziale le parti contrattuali si impegnano a rivalutare la situazione nel suo complesso, in considerazione delle esigenze di funzionamento dell’Amministrazione, delle esigenze personali del lavoratore in part time e di quelle degli altri lavoratori che nel frattempo possono essere mutate.”
Altro che arretramento o pericolo scampato, invitiamo tutti i colleghi che si vedranno rifiutare le proprie domande di part time a darcene segnalazione, scrivendo alla e-mail di USB: bologna.universita@usb.it
Perché tutto questo accanimento, se siamo ampiamente sotto la soglia contrattuale del 25% dei part time ammissibili?
Perché al di là di asseriti adeguamenti contrattuali e miglioramento delle procedure, l’Amministrazione ha dovuto ammettere che l’attuale dotazione organica non consente l’erogazione dei servizi, l’apertura delle strutture, il mantenimento degli attuali carichi di lavoro, i sempre maggiori impegni che investono il personale TA.
Una domanda sorge spontanea, al di là dei vincoli di legge, come i blocchi del turn over passati, la situazione attuale non è responsabilità dell’Amministrazione?
Una politica del personale miope, il privilegiare sempre le figure apicali su tutte le altre, l’usare i punti organico dei TA come bancomat per ogni evenienza, attuare riorganizzazioni farraginose e che hanno appesantito i carichi di lavoro, non sono tutte queste responsabilità dell’Amministrazione?
E cosa fa l’Amministrazione in questo contesto?
Non trova altra soluzione che punire ulteriormente il personale TA, con:
- Limitazione del part time
- Blocco delle mobilità esterne
- Introduzione della valutazione individuale
- Stretta sulle linee orarie. A questo proposito aspettatevi a breve che l’Amministrazione torni alla carica con le famigerate linee guida del 2014, con conseguente diminuzione della flessibilità, dei buoni pasto e altre amenità che graveranno sui lavoratori.
Siamo decisi a lottare e vi chiameremo alla mobilitazione.
Usb Unibo