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VOGLIONO COPRIRE LE ATROCITÀ DI UN PIANO INDUSTRIALE, CHE NON MIGLIORA IL SERVIZIO DI TRASPORTO PER I CITTADINI E CHE STRIZZA I LAVORATORI COME FOSSERO DEI LIMONI.

Trieste,

Come oramai consuetudine, i dirigenti di Trieste Trasporti spa, continuano ad usare pretestuosamente alcune becere argomentazioni, per addossare alle maestranze aziendali, la responsabilità di un mancato incremento degli utili aziendali.

 

Per tale motivo ripropongono periodicamente la “ favola”  dell’ assenteismo eccessivo, che non consentirebbe di garantire un buon servizio all’ utenza, ma che soprattutto appesantisce in modo eccessivo le spese del bilancio economico della Società.

 

Tutti gli addetti ai lavori - sia in azienda, sia negli Enti locali, che negli Organismi di controllo territoriali -  sono invece a conoscenza che la situazione è ben diversa, anche perché i dati di T. T. spa relativi alle assenze dal lavoro, sono in linea con quelli nazionali di settore e con quelli dello stesso pubblico impiego. Gli addetti ai lavori conoscono bene le caratteristiche del servizio svolto dalle altre aziende di trasporto pubblico regionali, che effettuano quasi esclusivamente un servizio extraurbano. Tale condizione  comporta indubbiamente un livello di stress ben minore per il personale di guida che lavora nelle altre Province e che gode comunque di condizioni di lavoro migliori  rispetto a quelle dei colleghi triestini che svolgono invece un servizio ben diverso in area urbana ad alta densità di traffico, il che comporta ( a livello fisiologico e psicologico ) un incidenza delle patologie mediche molto diversa e di quantità indubbiamente superiore.

 

Non a caso alcuni i Consiglieri comunali presenti mercoledì 16 luglio, alla seduta della terza Commissione, hanno contestato - ai vertici di T. T. spa presenti alla riunione - i dati forniti sul presunto assenteismo, sottolineando inoltre come le assenze previste da specifiche norme legislative e quelle avvallate da specifici certificati medici rilasciati dalle strutture sanitarie INPS e INAIL, non possono essere di certo considerate “fasulle“ o classificate superficialmente come “assenteismo”.

 

A parere della F. T. delle R.D.B. i problemi sono di tutt’altra natura, a partire dalla mancata volontà della T. T. spa di avviare degli efficaci interventi di tutela sanitaria del personale, finalizzati a ridurre principalmente il numero degli infortuni e delle malattie professionali.

 

Il vero problema riguarda invece l’ organico aziendale insufficiente e le corrispondenti 10.000 ore di prestazioni straordinarie mensili, che si rendono necessarie per garantire la copertura del servizio di trasporto.  Questo elemento è stato più volte sollevato - in diverse sedi - dalla F. T. delle R.D.B., tanto che l’azienda è stata recentemente costretta a rivedere l’organizzazione del lavoro, in modo da rispettare le norme legislative vigenti e limitare l’abnorme  ricorso alle prestazioni straordinarie.

 

Le R.D.B. non possono certo condividere le affermazioni di quei sindacalisti che nei giorni scorsi avevano paventato l’esistenza di comportamenti scorretti da parte del personale aziendale, arrivando a chiedere degli interventi nei confronti dei lavoratori “non onesti”, condividendo così implicitamente “ il giro di vite sui controlli delle assenze per malattia e infortuni “ paventato dalla stessa dirigenza di T. T. spa, agli organi d’informazione.

 

L’applicazione delle normative legislative e contrattuali vigenti sull’ orario di lavoro ha determinato invece una positiva riduzione dello stress per il personale, che - senza dubbio – consentirà di constatare degli effetti positivi sulla qualità del servizio reso all’utenza.

 

La F. T. delle R.D.B. si dichiara inoltre soddisfatta del fallimento della gara di sub appalto delle 10 linee di trasporto pubblico urbano – predisposta da T. T. spa.   A differenza di altri esponenti sindacali locali, R.D.B. non intende certo rendersi disponibile a “ porre nuovamente la palla al centro”   in quanto R.D.B. ( assieme a 1.600 cittadini di Trieste ) continuano a rimanere convinti che il sub appalto delle linee bus, porterebbe inevitabilmente ad un forte peggioramento del servizio per l’utenza e per gli stessi lavoratori sub appaltati, come purtroppo  è già avvenuto in altre aziende di trasporto italiane.

 

Trieste, 17 luglio 2008                                                           C.U.B. FEDERAZIONE R.D.B. TRASPORTI