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Roma

XIX municipio Roma.TOMBOLA o TOMBOLINO?

Roma,

Oltre 12 miliardi di vecchie lire per la lotteria delle Posizioni Organizzative. Una lotteria contraffatta di cui in quasi tutti i casi si conoscono già i vincitori

Così è accaduto al XIX Municipio dove l’indicazione della qualifica (all’interno della d.d.) deve essere scappata a qualcuno visto che occorre la laurea in Architettura per il servizio di manutenzione edifici pubblici, ed il diploma di Perito Industriale per il servizio di manutenzione delle strade, con buona pace dei Geometri. Come in passato, la competenza della P.O., formalmente a concorso, diventa un abito su misura cucito addosso alla/al prescelta/o; e se non bastasse c’è il punteggio assegnato dal Dirigente che fa la differenza tra chi può concorrere e chi deve vincere.

RdB è da sempre pregiudizialmente avversa all’istituto delle P.O. (come del resto la stragrandissima maggioranza dei lavoratori) perché lo ritiene un compenso oggettivamente inutile al miglioramento del lavoro. L’esperienza ha mostrato che le P.O. hanno peggiorato la situazione in moltissimi casi dove il peso del lavoro e delle responsabilità era prima suddiviso tra più dipendenti e la centralizzazione su un solo soggetto ha provocato forte demotivazione negli altri. Anche in considerazione che per quanto si possano beneficiare alcuni di compensi esageratamente generosi mentre per gli altri le risorse si sono fatte indecentemente esigue, questo non può aumentare oltre un limite fisiologico la qualità delle prestazioni, mentre sulla quantità sarebbe interessante sapere il numero di ore passate in servizio una volta ricompresi gli straordinari nell’indennità di P.O.. Risorse che potrebbero essere destinate a tutto il personale sulle cui carenze di numero tutti hanno dato riconoscimento, e a cui negli ultimi anni si è risposto con massicce introduzioni di precariato.

Di questo stato di cose è evidente la complicità di cgil-cisl-uil che non soltanto hanno confezionato la polpetta avvelenata a livello nazionale, ma oltretutto hanno ulteriormente circoscritto la materia –con un accordo decentrato- per tagliare fuori dalla competizione tutti quei dipendenti scomodi o che hanno conseguito dei titoli di merito successivamente alla sottoscrizione del Contratto Decentrato. Si profila inoltre un riassorbimento del personale che precedentemente aveva acquisito la P.O. presso le strutture politiche (per via del punteggio aggiuntivo acquisito) senza che a questo corrisponda una effettiva competenza operativa, confermando la vera qualità che dirigenti e politici richiedono alle P.O.: una fedeltà che sa molto di asservimento.

Per liberarsi dall’istituto delle P.O., così come dal precariato, dai contratti bidone, dal dispotismo e dalle "pagelline", occorre liberarsi di chi queste nefandezze a danno dei lavoratori e della qualità della pubblica amministrazione.

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