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Metalmeccanici

Contratto 2° livello, ST vuole dettare la linea ma non lo permetteremo

Monza,

Il 22 marzo si è tenuto il primo incontro di trattativa sulla piattaforma di 2° livello incentrata sui diritti sindacali e le politiche industriali. I delegati Uilm, USB e Fisi hanno dichiarato che sosterranno al tavolo di trattativa anche i punti della loro piattaforma, reputandola pienamente legittima e non in contrasto con quanto previsto dal CCNL e dal Testo unico sulla Rappresentanza, nonostante il parere contrario del rappresentante di Federmeccanica.

L’azienda ha presentato e letto un suo documento di programma, una sorta di contropiattaforma aziendale, con diversi punti non condivisibili. Sul tema diritti sindacali la direzione ST ha risposto proponendo:

-       la revisione del Comitato Consultivo di Partecipazione e del Coordinamento Nazionale delle RSU italiane con adeguamento della sua composizione e funzione;

-       regolamentazione di comitati/commissioni aziendali sia nazionali;

-       introduzione e definizione dei diritti sindacali da remoto, vincolando  tale diritto alla sottoscrizioni delle policy e sop aziendali;

-       ammodernamento degli spazi, chiarendo che sarà necessario uno spostamento in luoghi diversi dagli attuali, e dotazioni sindacali.

Sul tema delle politiche industriali la direzione aziendale ha dichiarato che nell’ottica di coinvolgere tutti i soggetti che possano fornire il proprio contributo nello sviluppo dei siti italiani, viene data disponibilità ad illustrare le prospettive e le partnership aziendali ma non a inserire i piani industriali di ST per i prossimi anni perché` quotata in Borsa.

Sul tema stabilizzazione dei lavoratori carrellisti di Agrate, l’azienda non ha dato nessuna apertura e giustificando la chiusura perché privi di diploma.

Per i delegati USB, Fisi e Uilm il documento programmatico dell’azienda in molti suoi aspetti risulta irricevibile a partire dal Pdr legato alla presenza, in alcuni casi solo quando entreremo nel merito si potrà capire meglio il contenuto di alcuni temi, per il resto c’è la solita propaganda soprattutto quando si parla di inclusione.

Tornando ai punti discussi, riteniamo che:

·      regolamentare le funzioni del coordinamento nazionale e delle commissioni o di qualunque altro organismo sindacale non deve essere teso a normalizzare le RSU e le varie sensibilità presenti nei vari siti, riducendo la partecipazione dei delegati sindacali;

·      è inaccettabile, come per la bacheca elettronica, che per le assemblee da remoto l’azienda vincoli l’organizzazione delle assemblee da remoto alla sottoscrizione delle policies e sop aziendali, soprattutto per quei diritti già sanciti dallo Statuto dei lavoratori (legge 300);

·      troviamo abbastanza imbarazzante dichiarare che non si riescono a creare le condizioni per aumentare gli spazi in RSU nell’area in prossimità della mensa, visto che sono nati F5 e R3 nonostante si sia dichiarato in passato di non avere più spazi nel sito di Agrate. Abbiamo nuovamente denunciato le condizioni attuali dei nostri delegati che operano senza privacy e sottoposti a furti segnalati perché non abbiamo spazi chiusi come i delegati di Fim e Fiom. Le policies e le sop aziendali valgono solo per la privacy e la sicurezza dell’azienda, ma non dei lavoratori;

·      per la questione dei carrellisti Adecco reputiamo che si debba costruire un percorso per arrivare all’assunzione in ST di questi lavoratori, come è avvenuto in passato per i carrellisti assunti nel 2011 (senza diploma) con contratto di somministrazione a tempo determinato. L’ostracismo nei confronti di questi lavoratori è fortemente discriminatorio, visto che ST ha assunto in questi anni anche lavoratori di ditte esterne che operano in azienda;

·      reputiamo le motivazioni per non concedere  i piani industriali dell’azienda veramente poco credibili, visto che nel 2009 sono stati forniti senza tanti problemi.

Vogliamo segnalare a tutti i lavoratori che durante gli interventi dei delegati USB, Uilm e Fisi qualche delegato di Fim e Fiom di Agrate ha invitato la propria delegazione ad abbandonare il tavolo, un chiaro segnale di disprezzo verso il pluralismo e la democrazia sindacale.

Il prossimo incontro sarà a Catania il 18 aprile e in quell’occasione si discuterà di inquadramento e orario di lavoro.

Delegati Uilm, Fisi, USB

Agrate B. 23-3-2023