La forte presenza dei lavoratori coop e la partecipazione qualificata di amministratori, giuristi e associazioni della società civile hanno rafforzato le ragioni dei 700 lavoratori dei negozi Coop della Campania, in lotta da mesi per difendere il loro posto di lavoro ma anche il futuro della cooperazione nella regione, questa è la certezza a conclusione del Convegno “Le mani sulla Coop”, che si è tenuto questa mattina a Napoli nella MGallery di Palazzo Caracciolo.
Tutti gli intervenuti, a partire dall’assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Enrico Panini, hanno preso l’impegno ad impedire che la cooperazione abbandoni il territorio.
Significativa la dichiarazione di Fabio Giuliani, esponente nazionale dell’associazione Libera, che ha sottolineato le connivenze “mafiogene” dei sindacati concertativi nel favorire l’infiltrazione malavitosa in spezzoni così importanti dell’economia.
Di forte stimolo alla discussione il contributo scritto giunto da Mario Frau, l’ex manager Coop autore del libro “La Coop non sei tu”, che ha spiegato come la perdita dello spirito mutualistico originario del sistema cooperativo finisca per favorire operazioni pericolose per i lavoratori, i soci e la vita economica della regione.
Francesco Iacovone, per l’USB, ha proposto: “un tavolo permanente con le istituzioni locali, che accompagni il percorso di risanamento di Unicoop Tirreno e ne permetta l’eventuale passaggio sempre all’interno del sistema cooperativo, salvaguardando i posti di lavoro, i diritti e le condizioni contrattuali”.
Dopo questo convegno le ragioni dei lavoratori sono più forti e la battaglia per impedire che la criminalità organizzata metta le mani su un altro pezzo di economia campana ne esce decisamente rafforzata.