Sono passati più di due anni da quel drammatico video in cui, Dauda Diane, Immigrato Ivoriano, Mediatore culturale, Sposato con la famiglia in Costa d’Avorio, rivelava la triste verità della condizione dei lavoratori stranieri in Italia: sfruttamento, lavoro pericoloso, condizioni di vita non dignitose, e poi razzismo, discriminazione, mancato rispetto da parte delle istituzioni delle stesse leggi italiane.
Di lui, come di tanti altri migranti, si sono perse le tracce.
Da tempo, ormai, l’Unione Europea e lo Stato italiano hanno abbandonato l’idea universalmente riconosciuta, della protezione internazionale, del diritto di asilo, dell’accoglienza, dell’inclusione.
I risultati sono stati, aumento dello sfruttamento lavorativo, peggioramento dell’accoglienza anche per chi, immigrato che lavora, pensa di aver ormai risolto almeno il problema della propria visibilità.
Sono aumentati i morti sul lavoro, ciò vale per tutti, italiani e stranieri, si sta oggi evidenziando con il minimo aumento dei controlli ispettivi nei posti di lavoro,( deciso dopo la morte tragica di Satnam Singh a Latina, lasciato deliberatamente morire dal suo datore di lavoro solamente per non avere problemi, per poter continuare indisturbato la ricerca del profitto a tutti i costi, che la percentuale di irregolarità nei posti di lavoro), agricoltura, edilizia, servizi, ristorazione è strutturalmente al di sopra del 50%.
La inneggiata capacità imprenditoriale del Made in Italy, nasconde una grande verità, il Made in Italy è una montagna di merda!
USB lo grida forte: noi non ci fermiamo! Per questo da anni stiamo lottando per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro nel Codice penale.
Per questo stiamo lottando per l’abolizione della Bossi Fini e per la regolarizzazione di tutti i lavoratori immigrati.
Per questo stiamo lottando per un salario minimo a 10 euro, per la fine della giungla degli appalti e dei subappalti, per un lavoro stabile e sicuro.
Il 3 settembre a Ragusa continuiamo la protesta per avere giustizia per Dauda, per avere giustizia per tutti i lavoratori immigrati che aspettano da mesi, a volte anni, una risposta dovuta dallo stato italiano per il loro permesso di soggiorno.
Alle ore 08.30, sit -In davanti la questura di Ragusa e dalle 11.00; alle 13.00 in piazza San Giovanni davanti al tribunale di Ragusa.
Invitiamo tutti i sinceri democratici, i lavoratori, i cittadini a unirsi a questa lotta per la difesa dei diritti
Invitiamo le forze politiche e sociali a non lasciare soli i lavoratori migranti, facendo sentire loro in questa mattinata di mobilitazione la loro presenza e solidarietà.
Unione Sindacale di Base
Le adesioni:
IPOB,(associazione migranti del Biafra)
Terra e Libertà Torretta Antonacci
Associazione Ivoriani Latina
ARTI : association des resortisants Togolais en Italie
AST: associazione senegalese di Torino
AMT: associazione Maliana di Torino
ASDT: Associone congolese di Torino
Giù le Mani dall'Africa
UNIPE Unione di peruviani Europa.
CIRCULO DE ESTUDIO “HABLA MUJER”
SPORTELLO MIGRANTI
IGBO WOMEN SOCIO- CULTURAL ORGANIZATION ITALY
Movimento panafricando aps (associazione promozione sociale )di Torino
O.A.C.R.I. Organizzazione delle Associazioni dei Colombiani Rifugiati in Italia
COLLETTIVO DE PERUANOS IN ITALIA
Associazione Ivoriana Fratelli di West Africa
C.I.A.I. Comunità Immigrati Africani in Italia
FREE AFRICA
Sindacato C.U.B. Ragusa
Assembla No Guerre
Associazione marxista rivoluzionaria ControVento
Associazione ManifestA- Simona Suriano
Gruppo Anarchico Ragusa
Sinistra italiana provinciale
Rifondazione Comunista Scicli
RETEISIDE
CRED
PROGETTO DIRITTI
CROCEVIA
CRIC
GIORGIO CREMASCHI
CISS Palermo