Nel pomeriggio di lunedì 30 novembre si è concluso il confronto in Sede regionale sulla riorganizzazione dell’area metropolitana di Milano, nel rispetto tassativo della scadenza prevista (ormai i confronti a scadenza stanno diventando la norma!): la RdB non ha sottoscritto il verbale d’intesa, ribadendo il proprio giudizio negativo sull’intero progetto, che non risponde a criteri di funzionalità né di miglioramento del servizio, ma unicamente ad esigenze di risparmio, attraverso la “concentrazione” del personale nelle sedi di proprietà dell’istituto e la dismissione degli stabili non di proprietà (Milano-Gioia e Milano-Corvetto). Tutto il resto diventa una conseguenza di questa scelta prioritaria, con tutte le implicazioni connesse.
Clamorosamente smentite le rassicurazioni del Presidente Mastrapasqua, che durante la famosa video-conferenza a tutto il personale dichiarò che nessuno sarebbe stato spostato dalla propria sede. Purtroppo le cose non stanno così, almeno per quanto riguarda la Lombardia. L’auspicio del Direttore regionale e delle OO.SS. firmatarie è che tutti i movimenti potranno essere effettuati con la mobilità volontaria, ma ove questa non bastasse, sarà inevitabile il ricorso alla mobilità d’ufficio, i cui criteri saranno definiti in un’apposita sessione negoziale. Per indorare la pillola si chiederà alla Direzione Generale un apposito finanziamento per incentivare la mobilità, sperando che non si vada ancora una volta ad intaccare il fondo di ente.
Teniamo presente che stiamo parlando di movimenti che riguardano circa 300 lavoratori che cambiano Sede: sommati a quelli coinvolti nel trasloco degli stabili dismessi, arriviamo ad un totale di oltre 500 unita’. Questa operazione richiederebbe tra l’altro una seria programmazione, che tenga nel dovuto conto l’inevitabile ricaduta negativa sulla produttivita’ e quindi sull’incentivo del prossimo anno; al contrario viene già preannunciato un piano con un incremento di produzione per l’anno 2010.
La RdB è stata l’unica O.S. a contestare l’inclusione della Sede di Monza nell’area metropolitana, ponendola così alle dipendenze gerarchiche della Direzione provinciale di Milano; una scelta incomprensibile per una provincia appena istituita, e con una sede già operativa. Imbarazzante il silenzio al tavolo negoziale delle altre OO.SS., nonostante la vertenza per il riconoscimento della Direzione Provinciale di Monza sia portata avanti in sede in modo unitario.
Per quanto riguarda la Sede di Milano-Gioia, abbiamo evidenziato il fatto che il mancato recepimento nell’accordo nazionale del modello dell’Agenzia metropolitana, previsto dal verbale del 21 luglio scorso, determina una situazione di incertezza, destinata a ripercuotersi sia sulle competenze lavorative, che sulla attendibilità del fabbisogno di personale. Le Sedi sub-provinciali, dal canto loro, dovranno garantire un servizio efficiente all’utenza, contando su un numero ridotto di personale, carichi di lavoro destinati a crescere, sotto la responsabilità di un funzionario inquadrato al livello C5.
Sono dunque sacrosante le ragioni che ci hanno portato a dire no alla firma dell’intesa. A questo punto riteniamo fondamentale confrontarci nel merito del progetto con i lavoratori delle Sedi coinvolte, anche per approfondire altri aspetti del verbale, che non è possibile affrontare in modo esauriente in un comunicato.
A questo scopo è stata indetta una
ASSEMBLEA DEL PERSONALE DELLE SEDI
DELL’AREA METROPOLITANA
GIOVEDI’ 3 DICEMBRE
DALLE ORE 8.30 ALLE 13.00
PRESSO LA EX SALA MENSA DELLA SEDE DI MILANO-GIOIA
L’inizio dei lavori assembleari è fissato per le ore 9.00
INTERVENITE NUMEROSI!
Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lombardia