A seguito della votazione dei lavoratori ASA Spa che avevano rigettato l’ipotesi di accordo per istituire un doppio regime salariale tra vecchie e nuove generazioni, la dirigenza aziendale ha inviato un documento alle RSU minacciando di dare disdetta a TUTTA la contrattazione integrativa.
Di seguito il comunicato di USB Livorno
“Il diritto dei lavoratori, il diritto del sindacato di rappresentare i lavoratori, il diritto alla contrattazione deve essere garantito”. “L’obiettivo di un accordo che miri all’efficienza delle aziende però che non vada a colpire quanto i lavoratori hanno e devono avere: che non metta le mani in tasca ai lavoratori”. Queste sono le parole con le quali l’amministrazione comunale di Livorno, concluse la commissione consiliare con la RSU ASA Spa il 10 febbraio 2023. La stessa azienda, in più di una occasione, ha ribadito questo principio.
Purtroppo i fatti ci dicono tutt’altro. Nelle scorse settimane le assemblee dei lavoratori ASA hanno rigettato a maggioranza la bozza che prevedeva l’eliminazione di una parte delle contrattazioni integrative per i neoassunti. La dirigenza, invece di prendere atto della decisione e rimettersi al tavolo delle trattative, ha inviato una comunicazione alle RSU che giudichiamo molto grave.
Una chiara strategia per forzare la mano e mettere i lavoratori l’uno contro l’altro: “L’azienda, pur rispettosa della decisione assunta dalle assemblee, viene messa in condizione di non poter garantire il rispetto dei principi posti alla base della trattativa sindacale, in mancanza di un accordo sindacale non sarà possibile applicare gli accordi scaduti, neppure quelli per i quali si proponeva il pieno mantenimento. Per questo verrà presa una decisione unilaterale. Per gli accordi a tempo indeterminato dovremo assumere tutte le iniziative che legittimamente spettano al datore di lavoro”.
La decisione dell’assemblea di dire NO ad una proposta/bozza nasce dal fatto di poter tornare al tavolo di trattativa per arrivare certamente a un accordo. Una trattativa in cui anche i lavoratori abbiano lo spazio per avanzare modifiche o proposte sui loro salari e sulla loro storia. Gli stessi non possono di certo stare a guardare un’azienda che vorrebbe togliere tutto, perché non riesce ad accettare di tornare al tavolo con le loro proposte.
La RSU ha condiviso con l’azienda di lavorare per un “ammodernamento” degli accordi di secondo livello, non per togliere le indennità considerate “desuete” e sostituirle con degli “zainetti”, ma di adeguarle ai tempi attuali. Il saldo finale deve essere identico al precedente: nessuna differenza tra vecchie e nuove generazioni può essere accettata. Visto che sul piatto ci sono la nostra vita e la nostra storia la trattativa ha sicuramente bisogno del tempo necessario, non è con le forzature e i colpi di mano che si può arrivare ad un accordo.
La maggioranza dei lavoratori e USB chiedono a questa azienda di essere ascoltati perché:
- il diritto alla contrattazione deve essere garantito;
- le ricerche per l’efficienza delle aziende non devono colpire quanto i lavoratori hanno e devono avere.
Vecchie e nuove generazioni!
USB Livorno