Molestie, violenze e discriminazioni contro le donne nei luoghi di lavoro stanno assumendo dimensioni preoccupanti.
Che assumano la forma delle molestie vere e proprie, della violenza economica o psicologica, del mobbing o dello stalking fino alle discriminazioni dei ruoli ricoperti all'interno dei luoghi di lavoro, la maggior parte delle lavoratrici ha sperimentato nella sua vita una qualche forma di violenza.
Un fenomeno trasversale a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, che si manifesta con maggiore virulenza laddove le lavoratrici sono più ricattabili da condizioni di lavoro al limite della sopravvivenza o dalla precarietà.
Ancora oggi ci accorgiamo che le lavoratrici non trovano i giusti strumenti per affrontare le discriminazioni e le molestie e il clima che le accompagna; ancora oggi per uscire da queste situazioni le lavoratrici sono costrette a chiedere spostamenti di sede di lavoro, riduzioni di orario o dare le dimissioni.
Il fenomeno dell'abbandono del lavoro è costantemente in crescita e fotografa una situazione difficile per le lavoratrici, mostrandoci quanto la violenza di genere sia strutturale e invadente ogni ambito della vita.
Come confederazione USB, in collaborazione con Rete Iside Onlus, abbiamo deciso di dare voce a tutte queste donne attraverso uno sportello dedicato in cui poter denunciare, in totale sicurezza, ogni forma di molestia, violenza e discriminazione nei luoghi di lavoro e per affrontare il problema sotto tutti i profili e con tutti gli strumenti a nostra disposizione. USB e Rete Iside hanno già attivato sportelli simili in varie città, come a Pisa, a Genova e a Palermo.
Allo sportello sarà dedicata l'avvocata Chiara Colasurdo da sempre impegnata al fianco delle donne e delle lavoratrici contro ogni forma di discriminazione e violenza.
Per CONTATTI: telefonare alla sede di USB o alla email di Roma per richiedere un appuntamento Prossimamente comunicheremo orari e giorni dello sportello.
Via Dell’Aeroporto, 129, telefono: 06 762821, e-mail roma@usb.it
USB e Rete Iside sono, inoltre, tra le realtà promotrici di una legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di omicidio e leisoni gravi o gravissime sul lavoro: anche morire di lavoro, a nostro avviso, è una forma di violenza da contrastare, basta pensare alle tante lavoratrici che hanno perso la vita in questi anni come le giovani Luana D'Orazio e Anila Grishaj; rimangono gli ultimi giorni per firmare anche online, tutte le info e accesso alla procedura di firma su leggeomicidiosullavoro.it