Con l'arroganza che ormai li contraddistingue a tutti i livelli, i vertici dell'agenzia hanno deciso di andare avanti con la sperimentazione sull'accesso all'anagrafe tributaria (Ser.P.I.Co.), e la Lombardia è purtroppo una delle regioni in cui verrà dato seguito a questa follia.
È evidente che il disegno distorto dei dirigenti dell'agenzia è quello di testare quale sarà l'impatto della misura in alcune delle più grandi città del paese, per poi estendere l'innovazione a tutto il territorio nazionale.
Sarà decisiva quindi in questa partita la risposta che darà il personale delle città "pilota". E sarà dunque fondamentale che in queste delicate settimane di sperimentazione il personale coinvolto abbia ben presente che da nessuna parte nel nostro CCNL è previsto che siamo pagati per raggiungere a tutti i costi gli obiettivi di poer e direttori. Siamo tenuti, al contrario, a svolgere la nostra prestazione lavorativa oraria con impegno e professionalità, avendo come unico scopo quello di operare nell'interesse della collettività e del bene comune.
Se l'agenzia delle Entrate, in preda ad un delirio di onnipotenza, in un contesto
caratterizzato da caos legislativo, inefficienze organizzative diffuse, catene di comando inadeguate, pc che impiegano 30 minuti ad accendersi e applicativi tartaruga, in cui il personale è schiacciato da carichi di lavoro sempre più ingestibili e vessato da politiche punitive, ha deciso di adottare una misura che raddoppiera' (o a volte triplichera') i tempi di lavorazione della maggior parte delle pratiche, portando l'ente all' implosione, non può e non deve essere un problema delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Le Lavoratrici ed i Lavoratori dovranno invece avere come unica preoccupazione quella di garantire, nell'interesse della collettività che rappresentano, elevati standard professionali e di accuratezza nella lavorazione delle pratiche, senza lasciarsi schiacciare dalle paturnie dei propri responsabili diretti (i quali, nel tentativo di scaricare l'ansia da obiettivo sulle ultime ruote del carro, pretenderanno i medesimi tempi di lavorazione precedenti alla sperimentazione, come nulla fosse, tentando di imporre di fatto un abbassamento degli standard qualitativi delle lavorazioni).
Siamo dunque convinti che in questa vicenda, lo ripetiamo, sarà determinante la reazione del personale (anche della Lombardia), che
non può e non deve perdere una preziosa occasione per dire NO a tutto questo. A partire dalla sottoscrizione della petizione lanciata da Usb contro questa iniziativa dell'agenzia, vessatoria nei confronti del personale e dannosa dal punto di vista lavorativo.
USB Agenzie Fiscali Lombardia