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Entrate Lombardia

Lombardia - Entrate, USB si oppone all’apertura pomeridiana degli sportelli dell’UT di COMO – esito dell’incontro del 3 giugno

Como,

L’Unione Sindacale di Base, con nota del 28/05/2021, ha chiesto la sospensione dell’atto n. 37/2021 prot. n. 3166 del 26/05/2021 della Direzione Provinciale di Como, riguardante l’“Orario di apertura al pubblico dell’Ufficio Territoriale di Como”.

Nel corso dell’incontro successivamente convocato dalla DP sull’argomento, il Direttore ha confermato la scelta di apertura degli sportelli Front-Office dell’Ufficio territoriale di Como in orario pomeridiano, per il periodo dal 01/06/2021 al 30/09/2021, con l’unica concessione di limitare, dal 1 luglio, l’apertura pomeridiana alle sole giornate di martedì e giovedì. Dal 1 luglio però il numero di sportelli aperti passeranno da 2 a 3. Secondo la DP la conferma della decisione di aprire gli sportelli in orario pomeridiano si rende necessaria al fine di poter evadere un maggiore numero di richieste/istanze da parte dei contribuenti, in particolare per quello che riguarda le comunicazioni di irregolarità derivanti dal c.d. controllo automatizzato ai sensi dell’art. 36-bis del d.p.r. n. 600/1973.

USB non ha condiviso la decisione della DP ed ha proposto alcune alternative:

  • maggiore attività di sensibilizzazione rivolta all’utenza per quanto riguarda le possibilità di trasmissione telematica delle istanze (CIVIS, PEC, Mail ecc.);
  • maggiore presidio telefonico, anche in merito agli appuntamenti in presenza già registrati telematicamente per il mese di giugno;
  • implementazione di uno o più sportelli in videochiamata (come si è cominciato a fare in altre DD.PP.).

Il tutto in linea con quanto previsto dall’articolo 263 del d.l.  n. 34/2020, più volte richiamato da parte della Direzione provinciale, il quale prevede espressamente che le Pubbliche Amministrazioni possono organizzare “il lavoro dei propri dipendenti e l’erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l’utenza”.

Le motivazioni che, come Organizzazione Sindacale, ci hanno indotto a rifiutare le soluzioni proposte dalla Direzione, per risolvere presunti ritardi dell’UT di Como nell’erogazione di alcuni servizi – evidenziamo che, per quanto riguarda la problematica delle comunicazioni di irregolarità 36-bis, l’utenza è in gran parte composta da soggetti professionisti, con alte capacità informatiche – sono di ordine sanitario, organizzativo e di opportunità:

  • Ordine sanitario: pur registrando un miglioramento dell’andamento pandemico COVID-19 su tutto il paese abbiamo evidenziato come le autorità governative abbiano prorogato lo stato di emergenza connesso alla pandemia fino al prossimo 31 luglio. È chiaro che, in un’ottica di sicurezza e prevenzione, l’aumento degli orari di sportello in presenza comporta un rischio maggiore per la salute dei lavoratori, non unicamente per quelli coinvolti nell’attività di sportello. L’apertura pomeridiana degli sportelli rappresenta fino ad oggi e in questo contesto una soluzione quasi unica nel panorama lombardo e/o nazionale. In molte altre realtà, infatti, si stanno erogando servizi con le modalità tecnologiche sopra richiamate.
  • Ordine organizzativo: come altri uffici della Lombardia, anche la Direzione provinciale di Como cerca di scaricare sui Lavoratori le gravissime mancanze dell’Agenzia delle Entrate in tema di ricambio generazionale. Il drastico calo del numero del personale impiegato negli uffici dell’Amministrazione avvenuto nell’ultimo decennio e che si protrarrà, a politiche invariate, sicuramente anche nei prossimi anni, vede i “nuovi colleghi assunti” in prima linea, utilizzati per soluzioni “tappa buchi” rivestite di parole che richiamano la formazione, il fare esperienza, raggiungere un’autonomia lavorativa, ecc … Quindi, anche in questo caso, lo sportello, da effettuarsi in orari pomeridiani e in un periodo estivo dove i servizi alle famiglie vengono drasticamente ridotti, viene assegnato a colleghe assunte di recente (tra l’altro ancora in periodo di prova). La soluzione adottata dalla DP denota a nostro avviso una mancanza di rispetto nei confronti delle colleghe neo assunte. Anziché assicurare loro adeguata formazione (che necessità secondo noi di ben altre tempistiche) la DP utilizza le colleghe per colmare proprie carenze organizzative;
  • Ordine di opportunità: l’impegno di garantire a Como l’apertura degli sportelli pomeridiani cadrà esclusivamente sulle colleghe neo assunte. Per USB si tratta di una scelta discriminatoria, che oltre a violare il principio di rotazione previsto dall’art.2, punto 5 del disciplinare nazionale sul lavoro agile del 17 settembre 2020, colpisce colleghe appena entrate in Amministrazione, forse non pienamente consapevoli dei reciproci diritti e doveri. Abbiamo ricordato durante l’incontro che l’apertura pomeridiana degli sportelli non dovrà incidere sul diritto a due settimane continuative di ferie nel periodo estivo sancito dal CCNL a favore delle 8 Lavoratrici, né sul diritto riconosciuto alle stesse dall’accordo locale siglato a Como in materia di smart working in data 3 novembre 2020, che prevede che a ciascun Lavoratore o Lavoratrice non può essere imposto lo svolgimento della propria prestazione lavorativa in presenza per più di 4 giorni al mese. Per USB non devono esserci Lavoratori di serie A e Lavoratori di serie B.

USB ha ribadito al tavolo che soluzioni alternative all’apertura pomeridiana degli sportelli dell’UT-Como esistono e sono concretamente realizzabili, basta la volontà e la presa di coscienza da parte di tutti per metterle in atto.

In questo contesto la soluzione prospettata dalla Direzione dal mese di luglio (apertura pomeridiana su due giorni lavorativi con tre sportelli aperti e appuntamenti di 15 minuti), non può che trovarci contrari: quando la pezza è peggiore del buco.

USB P.I. Agenzie Fiscali Como